Scuola, allarme dei pediatri: i genitori positivi non vaccinano i bambini

I pediatri: «Immunizzato solo il 12% degli under 12: padri e madri, infetti, annullano gli appuntamenti»

Scuola, allarme dei pediatri: i genitori positivi non vaccinano i bambini

di Flaminia Savelli

L’allarme arriva dai pediatri della Capitale. Tante, troppe cancellazioni dell’ultimo minuto per le vaccinazioni dei più piccoli. In questo caso perché i genitori non possono accompagnarli causa Covid. «Sono risultati positivi o sono in isolamento», spiega Teresa Rongai, presidente della Federazione italiana medici pediatri di Roma. La vaccinazione degli under 12 sta dunque procedendo a rilento. E in un momento delicatissimo della pandemia. Con la quarta ondata i contagi, spinti dalla variante Omicron, sono schizzati. Un’emergenza nell’emergenza perché i ragazzini dovrebbero tornare in classe tra il venerdì e lunedì prossimi. L’obiettivo ora diventa quello di accelerare il più possibile sul programma vaccinale. E per farlo, i pediatri hanno già richiesto alla Regione Lazio di organizzare il prima possibile Open day dedicati ai più piccoli per recuperare il terreno perso in questi ultimi giorni. 


I NUMERI 
«Siamo intorno al 12% degli under 12 che ha concluso il programma vaccinale.

Siamo molto preoccupati - sottolinea la presidente Rongai - purtroppo le famiglie stanno attraversando un momento molto difficile. Le cancellazioni sono tutte legate al contagio: i genitori sono risultati positivi e, restando bloccati a casa, non possono accompagnarli. Ma dobbiamo fare quanto possibile per procedere comunque alle vaccinazioni. Nei prossimi giorni cercheremo di chiudere con un programma intensivo di Open day». 


GLI OPEN DAY
Il programma vaccinale dei più piccoli era partito lo scorso 12 dicembre. Quando il contagio era altissimo proprio nella fascia di età 5- 11 anni. Come aveva confermato anche il rapporto dell’Iss (Istituto Superiore di Sanità) che evidenziava «un forte aumento dell’incidenza nella fascia di età 6 -11 anni. Nei bambini da 0 a 9 anni l’incidenza ha raggiunto nell’ultima settimana valori superiori a 250 casi per 100 mila abitanti». Con i medici dei più piccoli che avevano già “giocato” d’anticipo organizzando appuntamenti e sedute vaccinali. Allo stesso tempo la Regione Lazio ha organizzato un servizio ad hoc: le vaccinazioni avvengono infatti negli ospedali della Capitale, ma a somministrare le dosi sono i pediatri di riferimento. Questo per assicurare ai bimbi un contesto familiare. Un piano vaccinale che però era partito con le resistenze dei genitori che avevano rimandato a dopo le feste di Natale gli appuntamenti. Quindi l’avvio del programma, che sulle battute iniziali aveva segnato una discreta affluenza. Rallentata ora a causa del Covid. 
 


Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Gennaio 2022, 15:02
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