Roma, guida la Porsche ma ha reddito di cittadinanza. Sospeso dall'Inps, si difende: «È di mia moglie»
di Marco Carta
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È il caso di Claudio M., un operaio meccanico part time di 45 anni, che dallo scorso 20 ottobre è rientrato nella black list dell'Inps. Pochi giorni prima, il 13 ottobre, Claudio era stato fermato dalla Polizia a La Spezia, dove si trovava per restituire all'ex moglie l'auto che aveva fatto sistemare presso l'officina del proprio datore di lavoro a Roma. Ma, quello che sembrava un normale controllo di routine, si è presto trasformata in una beffa per l'uomo. A distanza di una settimana scopre che il reddito di cittadinanza, circa 300 euro che andavano ad integrare gli 800 euro del suo lavoro part time di operaio, non ci sono più. «Problemi amministrativi», gli fanno sapere dall'Inps, che ha sospeso il sussidio per discrasie reddituali: l'uomo, beccato a bordo della Porsche Macan, aveva dichiarato al fisco una ben più modesta Panda. Secondo i legali dell'associazione Giustitalia, però, «il provvedimento sospensorio dell'assegno appare illegittimo», come scritto nel ricorso da loro curato: «L'uomo non possiede beni immobili o beni di lusso. La vettura è di proprietà esclusiva della moglie - una facoltosa imprenditrice spezina - dalla quale lo stesso è legalmente separato da più di un anno. E la donna non percepisce alcun reddito di cittadinanza». A decidere ora sarà il giudice di pace.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Novembre 2019, 12:17
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