Rifiuti a Roma, dopo le feste caos raccolta spazzatura davanti ai bidoni

Rifiuti, dopo le feste caos raccolta spazzatura davanti ai bidoni

di Fernando M. Magliaro

Meglio del disastro del quinquennio Raggi, ma gli standard di pulizia post capodanno sono tutt'altro che accettabili: intere strade ancora piene di rifiuti si alternano a zone tutto sommato pulite. Sia chiaro: pulite non vuol dire davvero pulito come ci si aspetta per la Capitale. Significa che intorno ai cassonetti ci sono giusto cartacce o poco più. Per il resto, quando i cassonetti risultano essere stati svuotati sono comunque frequentemente ostaggio dei rifiuti che si sono accumulati intorno nei giorni di festa, quando i contenitori erano pieni. E che Ama, passando a raccogliere l'immondizia con i camion compattatori, non ha rimosso da terra. Un compito, quello di raccogliere i rifiuti intorno ai cassonetti che spetta agli uomini che girano sui camioncini, i cosiddetti squaletti. Rifiuti abbandonati che, anche fossero stati correttamente differenziati, finiscono poi comunque nel cassonetto dell'indifferenziato visto che non è permesso, per ragioni di igiene e sicurezza, ai netturbini di aprire i sacchetti per controllarne il contenuto.

I QUARTIERI

Il giro per le strade di Roma avviene nel primo giorno di rientro dopo Capodanno: Monteverde, Portuense, Prenestino, Tiburtino, Prati, Esquilino, Eur Mostacciano presentano tutti più o meno la stessa situazione. Ovvero: i cassonetti della carta sono strapieni, i cartoni giacciono ormai abbandonati intorno. Con la speranza che non piova o tutta questa roba si trasformerà rapidamente in un pantano di cartapesta. Anche quelli della plastica risultano spesso pieni. Sono vuoti, più o meno, quelli dell'indifferenziato e dell'umido. Ma tutte le isole composte da 3 o 4 contenitori sono quasi sempre circondate da un tappeto di sacchetti abbandonati. La raccolta, raccontano tutti i residenti delle diverse zone, si è riattivata fra il 1 e il 2 con il passaggio dei camion compattatori.

Compattatori però del tutto insufficienti a risolvere i problemi: per ripulire davvero le strade e le zone secchioni servono gli uomini con gli squaletti cioè con quei furgoncini con il cassone aperto: a loro spetta l'ingrato compito di raccogliere tutti i rifiuti i terra, reinserirli, se possibile, nei secchioni oppure caricarli, in caso di rifiuti particolari, nel cassone del furgone.

Questa parte della ripresa del lavoro è ancora lentissima e si somma a strade in cui si è lontani da un livello appena accettabile del sistema di raccolta rifiuti. Se Centocelle è sostanzialmente pulita, la zona del Prenestino fra Tor de' Schiavi, via Anagni, Malatesta è ostaggio di secchioni sommersi di rifiuti. Se l'Esquilino è in alcuni tratti, come via Filippo Turati, pulita in altri presenta il solito caos di rifiuti, come molte zone secchioni di piazza Vittorio Emanuele o via Principe Eugenio. La situazione è totalmente a macchia di leopardo: capita che sulla stessa strada vi siano secchioni vuoti e puliti e subito dopo secchioni pieni di rifiuti. Esempio via Tiburtina all'altezza di via del Casale di San Basilio è sporca, e 500 metri dopo è pulita. O, ancora in Prati, a Monteverde, Portuense, Garbatella, Gianicolense, Spinaceto, Tor de' Cenci si alternano angoli puliti o quasi ad angoli assolutamente pieni di rifiuti. Un degrado spesso aumentato anche dalla tipologia di cassonetti: di fronte ai palazzoni di Parco de' Medici ci sono ancora i cassonetti di 15 anni fa, ovviamente distrutti o quasi. Un degrado, poi, spesso aumentato dall'inciviltà di molti che abbandonano materassi, mobili, elettrodomestici fra i resti del cenone di capodanno.
 


Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Gennaio 2023, 08:19
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