RIETI - L’Inghilterra è lontana e gli oltre 18 mila contagi della variante “Delta” registrati ieri nell’isola non devono spaventare. Ma la nuova impennata di positivi e, più in generale, quel che sta accadendo oltre Manica, sono fattori che non devono restare inascoltati. Niente panico, ma attenzione sì. Un campanello d’allarme risuonato anche a Rieti con l’Asl della dg Marinella D’Innocenzo che ha subito allertato tutte le sentinelle.
Anche alla luce delle parole dell’assessore regionale Alessio D’Amato che, in merito ai nuovi contagi da variante Delta, è stato categorico: «Da lunedì iniziamo a sequenziare tutti i tamponi positivi. Abbiamo circa 600 nuovi casi a settimana, un’incidenza del 12,8 su 100 mila abitanti, e 0.6 di indice Rt. Dobbiamo approfittare di questi numeri per sequenziare il più possibile la variante Delta». E per farlo, D’Amato e tutte le Asl del Lazio metteranno in campo una vera e propria task-force.
I timori dell'assessore D'Amato. «Sono preoccupato.
La campagna. Un obiettivo, quello del completamento delle seconde dosi, ripeto al quale la corssa della Asl di Rieti non sembra conoscere soste. Ieri sono state superate le 120 mila dosi di vaccino anti-covid19 somministrate sul territorio della provincia, toccando quota 120 mila e 339. In prima dose il numero di somministrazioni sale a 78 mila 119, di cui 57 mila e 888 Pfizer, 16 mila e 297 AstraZeneca, 2 mila e 708 Moderna, mille e 226 Johnson&Johnson. Le seconde dosi somministrate sono invece 42.220 di cui 35 mila e 936 Pfizer, 5 mila e 402 AstraZeneca, 882 Moderna.
Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Giugno 2021, 00:10
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