Romolo Buffoni
ROMA - È tempo di tre punti. Roberto Mancini stasera nella

Romolo Buffoni ROMA - È tempo di tre punti. Roberto Mancini stasera nella
Romolo Buffoni
ROMA - È tempo di tre punti. Roberto Mancini stasera nella sua Bologna (la città che lo tenne a battesimo da calciatore) fa l'esordio da ct dell'Italia in una gara in cui il risultato conta: prima giornata della neonata Nations League che, nelle sue pieghe, può far fare passi avanti nella corsa a Euro 2020 (leggi lo specchietto in alto).
Alle 20,45 al Dall'Ara gli azzurri sfidano la Polonia dei nostri Szczesny, Milik, Zielinski, Linetty, Bereszynski, Skorupski e Piatek e del bomber del Bayern Lewandowski, uscita con il morale sotto i tacchi dal Mondiale russo, dove noi però nemmeno c'eravamo. Tra le due non può che essere l'Italia quella con maggiore sete di riscatto. «Siamo rimasti a casa dal mondiale perché non siamo riusciti a segnare alla Svezia - ha ricordato Mancini - Voglio un'Italia propositiva, anche a costo di rischiare qualcosa. Ripartiremo da quanto di buono fatto nelle amichevoli di maggio e giugno». Ovvero dal 4-3-3. E probabilmente, da Insigne, Balotelli e Bernardeschi. Ma si diceva di Bologna, sua culla calcistica: «Perani - ricorda Mancio - mi portò in rossoblù, Burgnich mi fece esordire qui a 16 anni e domani sarà nuovamente il Dall'Ara a tenere a battesimo un'altra prima volta: la prima ufficiale da tre punti della mia Italia. Fu una bella emozione allora e sarà una bella emozione quella domani».
Il ct poi analizza il nuovo torneo voluto da Platini: «Questa competizione è spietata, il girone a 3 non ammette passi falsi. Polonia e Portogallo sono sulla carta formazioni più forti di noi. Sappiamo di dover recuperare terreno dopo il recente passato e questa è una buona occasione. Ma va bene così perché noi dobbiamo crescere in fretta. Il nostro obiettivo è arrivare primi nel girone in vista dei sorteggi per l'Europeo. Il nostro obiettivo è strappare il pass per Euro2020». Si torna fatalmente sulla scarsità di talenti italiani, problema che ha trovato su Leggo la sponda del vicepremier Salvini che ha invocato anche nel calcio «Prima gli italiani». «Di giovani bravi ne abbiamo e tanti. Bisogna solo farli giocare». Capitolo formazione: «La dirò solo domani (oggi, ndr) ai giocatori. Balotelli? Mi preoccupano tutti i giocatori che fin qui hanno avuto pochi minuti e Mario è tra questi. Abbiamo due partite in tre giorni (lunedì trasferta in Portogallo ma CR7 non ci sarà, ndr), ruoterò gli uomini. Se Mario giocherà e si stancherà lo cambierò».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Settembre 2018, 05:01
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