Partite brutte e già scritte: è la serie A, bellezza

Guardi le prime tre della serie A in campo sabato e scopri che questo campionato è davvero troppo prevedibile. Vincono, stravincono, alla fine del primo tempo quasi non c'è più gusto. E' il solito problema che va avanti da tempo in Italia: 20 squadre e tante piccole danno vita a troppo inevitabili partite già scritte in serie A. E quasi mai Davide riesce a battere Golia. E' una situazione buffa ma non divertente: la riduzione delle squadre di serie A non si può fare; la SuperLega nemmeno; lo spezzatino del programma dei match invece sì; la chiusura del mercato anticipato no; la serie A in campo a Natale non più; nemmeno a parlarne a Ferragosto. Poi si lamentano che nel nostro Paese gli stadi si svuotano, e che in Europa i nostri club stentano...
Ieri, 29 settembre, non pensavo a te avrebbe detto Lucio Battisti, cantando il mitico testo di Mogol. E ieri davvero non c'è stato tempo di pensare e dedicare tempo a una lei. Troppi grandi eventi sportivi e anche qualche delusione azzurra difficile da cancellare. Come le Ferrari in Russia, con il Predestinato Leclerc che avrebbe dovuto vincere e invece. O come Matteo Trentin, secondo nel Mondiale di ciclismo, beffato allo sprint dal battibile danese Pedersen. Oggi, 30 settembre, dopo averci dormito sopra, noi sportivi ricominciamo. Come in fondo hanno fatto già ieri Roma e Lazio.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Settembre 2019, 05:01
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