Le atlete in coro: «Basta riprese piccanti»

Marco Lobasso
La protesta era nell'aria, quasi inevitabile, visti gli anni in cui viviamo. Ed è onestamente una protesta sacrosanta, a cui le atlete dei Mondiali di atletica di Doha, in Qatar, hanno dato vita dopo le prime giornate di gare. Troppe riprese invasive, troppo primi piani sexy durante le gare, che a volte appaiono davvero imbarazzanti. Per noi appassionati (e non è certo questione di essere bacchettoni) e per le stesse atlete. Sono indubbiamente ragazze tutte molto belle, magre, in forma; spesso slanciate. Ma sono lì per fare sport, per farlo ad altissimo livello, per essere concentrate sulle prestazioni atletiche che dovranno compiere. E sono spesso esibizioni tecniche da urlo, da far scattare in piedi e applaudire senza sosta.
A Doha l'organizzazione si è superata, posizionando mini-telecamere ai blocchi di partenza delle gare di velocità. Se doveva essere un miglioramento delle immagini delle prestazioni tecniche dei campioni, non è stato capito. Anzi, la scelta ha scatenato polemiche. Ha iniziato la campionessa tedesca dei 100 metri, Gina Lueckenkemper insieme all'altra velocista della squadra, Tatjana Pinto; si sono lamentate delle nuove riprese. Le immagini a distanza ravvicinata poco prima della partenza «sono discutibili», hanno detto le atlete, secondo quanto riporta la Bild. «L'esperienza di trovare queste telecamere al blocco di partenza è stata molto spiacevole», ha sottolineato la Lueckenkemper.
Le due atlete hanno trovato il sostegno di un'altra velocista, Amèlie Ebert, membro dell'organizzazione degli atleti tedeschi, secondo la quale «se in un evento mondiale le riprese cambiano o vengono messe in posizioni piccanti' sarebbe auspicabile consultare in anticipo la rappresentanza degli atleti della Iaaf», ha detto all'altro media Rheinische Post. E a guardare le immagini, impossibile non darle ragione.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Ottobre 2019, 05:01
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