Emiliana Costa
Un affresco della sbornia ideologica degli anni 70, soppiantata

Emiliana Costa
Un affresco della sbornia ideologica degli anni 70, soppiantata dal consumismo galoppante del decennio successivo. Ma soprattutto un omaggio a Pier Paolo Pasolini, che nei suoi scritti aveva preconizzato l'imminente cambiamento epocale. La scomparsa delle lucciole - in scena stasera e domani alle 20.30 al teatro Palladium - è firmata dal Gianfranco Pedullà, direttore della compagnia del Teatro Popolare d'Arte.
Il nome della pièce?
«È il titolo di un intervento di Pasolini sul Corriere della Sera, in cui parlava della fine di un'epoca. L'Italia contadina lasciava il passo al consumismo di massa».
Gli anni di piombo?
«Ho scelto degli episodi simbolo. Tra cui la storia di Fioravanti, giovane divo della tv, che diventerà uno spietato terrorista di destra. Condannato poi per la strage di Bologna».
Nel secondo atto, gli anni 80.
«In questo caso, racconto l'ascesa di una tv privata, in cui persone senza doti artistiche approdano per raccontare le loro storie».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Ottobre 2019, 05:01
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