IL CASO MAUGERI

Angela Calzoni
Dopo quasi 20 anni al Pirellone, in cui aveva dato vita a un vero e proprio sistema Lombardia, Roberto Formigoni e la sua gestione della Sanità sono finiti sul banco degli imputati. E l'ex governatore e senatore ne è uscito con le ossa rotte. La Corte d'Appello lo ha condannato a 7 anni e 6 mesi, la pena massima prevista per la corruzione per il caso della Fondazione Maugeri di Pavia e dell'ospedale San Raffaele. In primo grado la pena inflitta era di 6 anni.
Dai due enti Formigoni, da quanto è emerso dalle indagini, tra il 2001 e il 2011 ha ottenuto, tramite l'ex assessore Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò, una serie di benefit per un totale di 6,6 milioni di euro. Nella lista ci sono l'uso di yatch, vacanze di lusso ai Caraibi, cene in ristoranti stellati. E ancora contributi elettorali e un forte sconto per l'acquisto di una villa in Costa Smeralda da parte del suo amico storico Alberto Perego a un prezzo molto inferiore rispetto a quello di mercato. In cambio il Celeste forniva una «copertura globale degli interessi» della Maugeri e del San Raffaele e aveva fatto ottenere alle due strutture ospedaliere rimborsi pubblici per circa 200 milioni grazie a delibere di giunta studiate ad hoc. I giudici hanno anche disposto per lui l'interdizione «in perpetuo dai pubblici uffici», che diventerà definitiva in caso di conferma della condanna in Cassazione. Confermata, inoltre, la confisca diretta di 6,6 milioni di euro a suo carico di Formigoni, stabilita dal Tribunale nel dicembre del 2016. L'ex governatore dovrà versare anche 3 milioni di euro a Regione Lombardia a titolo di provvisionale e la Corte dei Conti ha disposto il sequestro di altri 5 milioni.
La Corte presieduta da Marina Caroselli ha anche condannato l'ex direttore amministrativo della Fondazione Maugeri, Costantino Passerino, portandola dai 7 anni del primo grado a 7 anni e 7 mesi, come richiesto dall'accusa. Confermata la condanna a 3 anni e 4 mesi per l'imprenditore Carlo Farina. Assolta, infine, Carla Vites, ex moglie dell'ex assessore Simone, che invece era già uscito dal processo patteggiando come ha fatto anche il faccendiere Daccò.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Settembre 2018, 05:01
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