Roma, Acea Camp: i bimbi delle periferie al Foro Italico per diventare campioni olimpici

Acea Camp: i bimbi delle periferie al Foro Italico per diventare campioni olimpici

di Daniele Petroselli
Avvicinare bambini e ragazzi allo sport, aiutare le famiglie nel periodo estivo e perché no, provare a scovare anche qualche campione in erba e magari creare un gran biglietto da visita per Roma 2024.





Questi gli obiettivi dell’Acea Camp 2015, il campo sportivo allestito al Foro italico diretto da uno dei miti del basket azzurro, Carlton Myers, presentato ieri mattina insieme al sindaco Ignazio Marino. Venerdì la chiusura della prima delle quattro parti di questo camp (il secondo dal 22 al 26 giugno, il terzo dal 29 al 3 luglio e l’ultimo dal 6 al 10 luglio, costo 50 euro), dove oltre 800 ragazzi dai 6 ai 16 anni delle scuole del IV, V, VI municipio, dalle 8 alle 17.30, si mettono alla prova, sotto l’occhio attento di maestri qualificati, in sport come basket, tennis, volley, scherma e tanti altri.



«Si tratta di un progetto pilota che speriamo di poter estendere anche a tutti gli altri municipi e nelle periferie, dove fare sport è difficile», ha detto il presidente di Acea Catia Tomasetti. «Vogliamo scoprire nuovi talenti insieme al Coni e dare loro la possibilità di diventare campioni».



Carico Myers: «Sfida difficile ma è sempre una bella avventura quella con i giovani, qui impareranno la lezione più difficile dello sport: vincere la sfida con se stessi».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 18 Giugno 2015, 08:45