Quarto, il sindaco Capuozzo espulso da M5S:
"Era suo dovere denunciare ricatti e minacce"

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di Alessandra Severini
ROMA. Sì fa sempre più duro lo scontro fra Beppe Grillo e il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo. Il Movimento 5 stelle insiste perché il primo cittadino dia le dimissioni, lei, appoggiata dai consiglieri comunali del suo partito, risponde di non voler pagare le colpe di altri. Ma nel braccio di ferro è il Movimento stesso che rischia di finire strangolato, vittima di una brutta storia che lo vede coinvolto in un'inchiesta sull'ipotesi di infiltrazione camorristica.


Dopo l'invito a dimettersi, il comico genovese è passato alle maniere forti: «È dovere di un sindaco del Movimento 5 stelle denunciare immediatamente e senza tentennamenti alle autorità ogni ricatto o minaccia che riceve – scrive sul blog Beppe Grillo - Per questo il sindaco di Quarto è stata raggiunta da un provvedimento di espulsione». Ma il primo cittadino non molla e fa sapere di voler continuare la sua esperienza alla guida del comune campano: «Il nostro prioritario senso di responsabilità verso i cittadini ci impone di continuare ad amministrare con coscienza ed onestà il nostro territorio come fatto fino ad oggi».

La vicenda ha dato vita da giorni ad un feroce scontro fra 5 stelle e Pd. I dem chiamano in causa direttamente Luigi Di Maio e Roberto Fico, accusandoli di «essere a conoscenza dei ricatti della camorra» e di non essere intervenuti. In un video in streaming su facebook loro respingono le accuse: «Mai saputo di minacce e ricatti, chi dice il contrario sarà querelato».

Il Movimento prepara la controffensiva con presenze in tv e campagne sul web per difendersi dalle accuse. Ma lo scontro ha ormai superato i confini del piccolo comune campano e allungato i suoi riflessi anche sulla campagna elettorale delle prossime amministrative e su quella referendaria. Così il sindaco Capuozzo trova un'inaspettata difesa nello stesso presidente del Consiglio che dice: «Secondo me non deve dimettersi. Poi bisogna vedere se qualcuno era a conoscenza e ha preferito tacere per evitare conseguenze. Sarebbe ingiusto buttare la croce su di lei». Il sindaco intanto è stata interrogata dai magistrati titolari dell'inchiesta che la vede comunque parte lesa di una tentata estorsione da parte di un consigliere ex cinquestelle a sua volta accusato di voto di scambio.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Gennaio 2016, 07:51
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