Bimba morta in casa, i medici accusano i genitori: "Si è spenta come un lume soffrendo"

Bimba morta in casa, i medici accusano i genitori: "Si è spenta come un lume soffrendo"
«Biologicamente la bimba era in uno stato di sofferenza totale ed assoluta, ha perso peso per denutrizione ed è passata dal 90, quando è nata, all'uno percentile fino a spegnersi come una fiammella». È così che due medici legali, Gaetano Bulfamante e Giulio Giovanetti, hanno descritto le condizioni e la morte della piccola Aurora, deceduta in casa a 9 mesi nella notte tra il 26 e il 27 febbraio dello scorso anno.

I due hanno deposto nel processo milanese a carico di Marco Falchi e Olivia Beatrice Grazioli, i genitori della bambina finiti a processo a Milano con l'accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati e che rischiano condanne fino a 24 anni di reclusione. Dalle testimonianze rese stamani, davanti alla prima Corte d'Assise (presieduta da Ilio Mannucci), da agenti e medici intervenuti sul posto e dai due esperti che hanno eseguito l'autopsia sul cadavere della piccola, sono emersi una serie di racconti 'choc'.

«Rivedo come in una fotografia gli occhi e le guance infossate della bimba», ha spiegato, rispondendo alle domande del pm Cristian Barilli, Stefano Manera, medico del 118 che arrivò per primo nella casa della coppia quella sera.
Il teste ha raccontato anche, così come altri testimoni, che «la casa era infestata da insetti e scarafaggi», mentre un poliziotto ha precisato che nell'abitazione c'era anche «un forte odore di escrementi». Dall'inchiesta, così come dalle deposizioni di oggi, è venuto a galla che la bimba riceveva un nutrimento insufficiente, viveva in condizioni igieniche precarie ed è deceduta per un arresto cardiocircolatorio provocato da «grave disidratazione» e «iponutrizione cronica e acuta».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Giugno 2016, 19:37
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