Torture psicologiche, condannati i vicini:
è il primo caso di "stalking condominiale"

Torture psicologiche, condannati i vicini: è il primo caso di "stalking condominiale"

di Simone Pierini
ALESSANDRIA - Per quattro anni hanno subito torture psicologiche, persecuzioni, minacce e tanto altro. Una giovane coppia con un bimbo piccolo ha denunciato i vicini di casa che sono stati condannati per "stalking condominiale".



Una sentenza storica del Tribunale di Genova che mette fine ad una vicenda che ha visto costretta una famiglia di Ronco Scrivia, sull’Appennino ligure, a vivere in un seminterrato pur di non aver più a che fare con i propri vicini. Accendevano musica rock nel cuore della notte, colpivano con bastonate il pavimento, gettavano la spazzatura sul loro balcone e minacciavano il loro figlio piccolo: "Lui la pagherà, ve lo ammazziamo".



Le vittime dello "stalking condominiale" sono, Stefano Ansaldi, operaio di 39 anni, e la moglie Marina Cerquetti, 41 anni, che dal 2012 vivono l'incubo dei loro vicini. "Dovete andarvene via", gli urlavano dalla finestra continuamente costringendoli, spaventati, a rincasare in orari diversi e a chiedere agli amici di accompagnarli. Un incubo terminato con una sentenza che segna un precedente storico. "E’ una sentenza apripista - ha detto l'avvocato - è stato riconosciuto il perdurante e grave stato d’ansia e terrore causato ai miei assistiti. Determinante il fatto che siano stati costretti ad alterare le proprie abitudini di vita e addirittura a trasferirsi per colpa dei vicini di casa".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Aprile 2015, 15:32
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