Scaramucce, qualche insulto. Uno di loro ha l’abitudine di prendere in giro gli altri, di offenderli continuamente per i loro difetti fisici. Un bullo, insomma. L’altro non ci sta a subire e tacere, come fanno gli altri. L’ultima lite tra la vittima e il presunto mandante del pestaggio risale a un po’ di tempo fa. Forse, volutamente, il ragazzino ha fatto passare del tempo prima di chiedere ai suoi amici adulti di intervenire per punire quel compagno di scuola che di farsi sopraffare dalle sue angherie proprio non vuol saperne. Fatto sta che la settimana scorsa, all’uscita da scuola, la vittima «predestinata» del pestaggio ha preso posto come ogni giorno nell’autobus che staziona nel parcheggio dell’Itc e riaccompagna a casa gli studenti del Litorale. Subito dopo di lui, sul pullman salgono due ragazzi tra i 20 e i 25 anni. Si guardano intorno, pochi istanti e individuano il loro bersaglio. In men che non si dica gli sono addosso. Pugni, schiaffi, calci, ma soprattutto un avvertimento: quello di «lasciar stare» quel compagno di scuola con il quale aveva litigato nelle settimane precedenti. Durante il pestaggio uno dei due aggressori prende addirittura a morsi il ragazzino, azzannandogli il petto. In soccorso del malcapitato intervengono l’autista dello scuolabus e un altro adulto. Il ragazzino torna a casa ferito, con i vestiti strappati e sconvolto. I genitori lo accompagnano al Pronto soccorso della clinica Pineta Grande dove gli viene riscontrato un trauma cranico, oltre alle lacerazioni al petto dovute ai morsi, e alcune ecchimosi sulle braccia. La famiglia della vittima sporge denuncia. Sul caso indagano i carabinieri e la scuola è stata messa al corrente dell’episodio.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Aprile 2017, 12:56
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