"A Lampedusa tre casi di Ebola": denunciato
l'autore di una bufala xenofoba su Facebook

"A Lampedusa tre casi di Ebola": denunciato l'autore di una bufala xenofoba su Facebook
LAMPEDUSA - Con un'indagine difficile ma velocissima la polizia postale arrivata all'autore del falso allarme lanciato su Facebook per tre casi di Ebola a Lampedusa.



L'uomo, un torinese di 44 anni, con precedenti di xenofobia, è stato denunciato. La polizia è inoltre riuscita a cancellare la falsa notizia da oltre 27 mila profili fb che l'avevano condivisa, oltre alla macabra foto che l'accompagnava.



«La foto raccapricciante postata su Facebook - spiega il direttore della Polizia postale e delle Comunicazioni, Antonio Apruzzese - raffigurava il volto di una persona sfigurata dalle piaghe, mentre il messaggio raccontava di tre casi di Ebola a Lampedusa, e proseguiva "scienziati e medici temono epidemia globale"».



La foto e il messaggio in pochissimo tempo avevano dilagato su facebook. «Con un'indagine complessa siamo riusciti a risalire all'autore del messaggio - aggiunge Apruzzese - lo abbiamo raggiunto nella sua casa di Torino e non ha potuto che confessare di essere stato lui a confezionare il falso». L'uomo, come si evince anche dal suo profilo Facebook, ha tendenze xenofobe. La Polizia ha dunque rimosso la foto e il messaggio (già arrivato a 27 mila condivisioni) dalla rete.




Le teorie complottiste su Ebola. Un virus per cui non c'è cura o vaccino, che "emerge" misteriosamente e deturpa il corpo in maniera orribile prima di uccidere il 90% dei pazienti. Ebola ha tutti gli ingredienti per scatenare bufale e teorie complottiste, come rilevato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin durante il question time alla Camera, e infatti in rete c'è un vero campionario di notizie allarmistiche errate.



La foto mostrata dal ministro, secondo cui ci sarebbero stati tre morti per il virus, non è neanche la più catastrofista. Altri affermano ad esempio che i casi sarebbero 40, tutti nel centro di accoglienza di Pisa, ma che la notizia sarebbe stata rimossa subito dai siti «per questioni di sicurezza nazionale». Un primo caso di Ebola sarebbe stato occultato a Lampedusa addirittura già dallo lo scorso aprile, affermano diversi blog e profili su Facebook, ma anche in questo caso una "consegna del silenzio" tra i media ufficiali ne ha impedito la diffusione. Come spesso accade in questi casi si mescolano notizie vere con esagerazioni.



È il caso ad esempio dei preparativi in Germania per accogliere un paziente, poi morto prima del trasferimento, la cui notizia è rimbalzata in Italia diventando però 'il primo caso tedescò. La teoria più fantasiosa è però quella di un blog secondo cui i casi italiani non sarebbero di Ebola ma di 'morgellons', un fantomatico agente batterico spruzzato dagli aerei.



«È risaputo - scrive il blog - che i paesi meno sviluppati vengono utilizzati come laboratori a cielo aperto, e ci chiediamo se non è in atto la sperimentazione di un ceppo di morgellons più aggressivo». I complottisti italiani seguono la scia di quelli statunitensi, che in gran parte affermano che Ebola è una creazione dell'esercito che è sfuggita di mano ai creatori o è stata deliberatamente liberata in Africa. Secondo Len Horowitz, noto teorico della cospirazione, Ebola e Hiv sarebbero stati 'ordinatì da Henry Kissinger e dal Nuovo Ordine Mondiale, mentre c'è chi arriva ad affermare che sia un virus alieno sotto il controllo della Cia e dell'Nsa.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Agosto 2014, 12:28