Siria, le forze democratiche siriane pronte a liberare Raqqa dall'Isis

Siria, le forze democratiche siriane pronte a liberare Raqqa dall'Isis

di Valeria Arnaldi
“Ira dell’Eufrate”. È un nome forte e profondamente simbolico quello scelto dalle Forze democratiche siriane, a maggioranza curde e appoggiate dagli Usa, per la campagna avviata due notti fa con l’obiettivo di riconquistare Raqqa, capitale dello stato Islamico, liberandola dalle “forze del terrorismo globale oscurantista”.

Ad annunciare l’avvio dell’intervento, una donna in divisa militare, Jihan Sheikh Ahmad, indicata come portavoce dell’offensiva, che ha specificato che sono 30mila i miliziani impegnati nella campagna: «Raqqa sarà liberata grazie ai suoi figli e alle forze arabe, curde e turcomanne, eroi che combattono sotto la bandiera delle Forze Democratiche Siriane», con «la partecipazione attiva delle Unità di Protezione del Popolo» in coordinamento con la coalizione internazionale.

Una battaglia che impegna esclusivamente forze locali ma non rifiuta l’aiuto della coalizione internazionale. È statunitense la copertura aerea all’operazione. E gli Usa stanno valutando la situazione con la Turchia. Ankara definisce “terroriste” le milizie curde, ritenendole una ramificazione delle cellule che avrebbe effettuato attacchi terroristici in Turchia, ma ad oggi, sono proprio le milizie curde ad essersi rivelate decisamente efficaci contro l’Isis.

Liberata Mosul - le operazioni sono iniziate martedì scorso e sono ancora in corso - Raqqa è l’ultima roccaforte dell’Isis. Dal 2014 l’Isis ha perso circa il 50% dei territori occupati. Secondo l’Osservatorio siriano sui diritti umani sono già sei le località a nord di Raqqa conquistate dall’alleanza arabo-curda. La campagna si svolgerà in due tappe: prima sarà liberata la provincia in modo da isolare la città e facilitare le operazioni per riconquistarne poi il controllo. 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Novembre 2016, 08:54
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