Voucher solo in famiglia e nelle piccole imprese

Voucher solo in famiglia e nelle piccole imprese

di Valeria Arnaldi
«Penso che la norma sui voucher vada modificata e che ne vada drasticamente limitato l'uso. Penso che vadano usati dalle famiglie per piccoli lavori e non dalle imprese, che hanno i contratti di lavoro». Parole chiare, che annunciano una imminente e severa stretta sull'uso dei voucher, quelle pronunciate ieri dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Insomma, in futuro, i buoni lavoro dovranno tornare ad avere la funzione per cui erano effettivamente stati introdotti. Senza estensioni. Per questa riforma che è in realtà un ritorno all'origine, Poletti ha ribadito che si sta «dialogando con la Commissione Lavoro della Camera».
Nessun rilievo, invece, secondo il ministro, per l'aumento - definito insignificante - del limite d'uso per il singolo prestatore portato da 5000 a 700 euro, dato che la grandissima parte dei prestatori resta sotto il limite dei 5000. La possibilità di abbassare nuovamente il tetto è comunque al vaglio. Chiara la linea e chiari i dati. A seguito delle ispezioni sul lavoro condotte nel 2016 sono state rivelate circa 2700 violazioni dell'uso dei voucher. Oltre sei imprese su dieci nel 2016 risultano irregolari, secondo le attività di vigilanza di ministero del Lavoro, Inps, Inail. Il tasso di irregolarità è pari al 63%, con un lieve aumento, pari allo 0,12% - rispetto al 2015. Nel complesso è stata accertata un'evasione di contributi e premi pari a più di 1,1 miliardi di euro. E ancora, sono oltre 186mila i lavoratori irregolari accertati. E più di 62mila quelli totalmente in nero, con un aumento del 3,5% di maxisanzioni rispetto al 2015. «Siamo profondamente convinti della necessità di rafforzare il compito di vigilanza, ispezione e controllo - afferma Poletti - Il 2016 è stato l'anno della grande trasformazione con il passaggio all'ispettorato nazionale del lavoro. La scelta fatta dal parlamento e dal Governo è stata giusta e importante».

Per il ministro, è fondamentale «avere un ispettorato del lavoro, un'organizzazione in grado di agire a trecentosessanta gradi e di programmare completamente l'azione. Il 2017 sarà il primo anno di funzionamento dell'ispettorato e mi auguro che i risultati saranno positivi». Intanto, riprende il mercato immobiliare residenziale. La conferma arriva dai dati dell'Agenzia delle Entrate in merito alle compravendite nel 2016, che registra una crescita del 18,9% rispetto al 2015, per un totale di oltre un milione di immobili venduti.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Marzo 2017, 09:01