Il bonus bebè spetta anche agli stranieri
regolari: un tribunale condanna l'Inps
La donna, residente nella città lombarda, avrà quindi diritto a ricevere dall'Inps circa duemila euro annuali fino al compimento del terzo anno di età della bimba. La sentenza può diventare un importante precedente giudiziario.
Ad usufruire del bonus bebè, secondo quanto stabilito dai giudici, dovranno quindi essere tutti i cittadini, italiani e stranieri, regolarmente residenti sul territorio nazionale per motivi di lavoro. E poco importa se il permesso a lungo periodo non è ancora stato concesso. La direttiva comunitaria parla chiaro: il trattamento dei cittadini stranieri e quelli dello stato europeo che li ospita deve essere equiparato. Ed è per questo che si è giunti alla decisione che farà sicuramente discutere e che rischia di esporre il nostro paese a sanzioni da parte della Commissione Europea. «Condizionare il riconoscimento del bonus bebè al possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo crea una disparità di trattamento tra cittadini italiani e stranieri che, nel caso in cui questi ultimi siano anche “lavoratori”, viola la direttiva 2011/98/UE, che non prevede alcuna possibilità di deroga, né per le prestazioni non essenziali né per quelle essenziali», si legge nella sentenza.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Aprile 2016, 12:47
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