Cina chiude i porti alle navi russe, dal nodo assicurazioni all'isolamento: ecco cosa sta succedendo

Lo ha dichiarato martedì il viceministro dei trasporti Yury Poshivai, durante il quarto forum russo-cinese sull’economia energetica

La Cina chiude i porti alle navi russe, dal nodo assicurazioni all'isolamento: ecco cosa sta succedendo

Problemi in Cina per gli esportatori russi: il Paese si rifiuta di riconoscere l’assicurazione navale di Mosca. Lo riporta il Moscow Times. Lo ha dichiarato martedì il viceministro dei trasporti Yury Poshivai, durante il quarto forum russo-cinese sull’economia energetica. Visto che una gran parte delle compagnie assicurative globali ha smesso di lavorare con le aziende russe, adesso gli esportatori hanno iniziato ad affidarsi agli assicuratori nazionali. Ma i documenti non vengono riconosciuti nei porti cinesi.

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Il ministro Poshivay ha sottolineato che è stato raggiunto un accordo con Turchia e India: la Turchia riconosce l’assicurazione russa, mentre le compagnie indiane lo fanno in parte.

I problemi più consistenti sono con gli importatori cinesi e sono destinati a diventare sempre più pesanti. Una soluzione potrebbe essere utilizzare un’assicurazione cinese, anche se non è chiaro se il Paese sia disposto a fornire questo servizio, considerando lo spettro delle sanzioni occidentali.

«I servizi assicurativi nella Germania occidentale non sono più disponibili per le navi russe. Secondo la pratica consolidata, questi servizi sono sempre stati forniti da società europee e americane», si è lamentato Poshivay. Il costo dei trasporti, inoltre, è aumentato notevolmente. E la situazione per Mosca è destinata a peggiorare: dal 5 dicembre dovrebbe entrare in vigore la prossima serie di sanzioni dell’Ue, che include un tetto massimo per prezzo del petrolio russo e il divieto di servizi assicurativi per le petroliere che trasportano merce oltre il limite consentito.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Dicembre 2022, 20:48
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