La mutilazione genitale femminile è una pratica dolorosa e pericolosa, inflitta a giovani ragazze e bambine. Chi la subisce rischia la vita per le condizioni in cui il taglio viene operato: shock, emorragie, infezioni, il contagio dell’hiv sono alcuni dei principali pericoli della mutilazione.
Duecento milioni di donne nel mondo (oltre 3 volte la popolazione italiana) hanno subito la mutilazione genitale: 44 milioni sono bambine con meno di 14 anni. La pratica della mutilazione genitale femminile si concentra in 28 paesi dell’Africa Sub Sahariana e viene inflitta per ragioni identitarie o credenze che appartengono a tutte le religioni. Un un rito che accompagna le bambine e le giovani ragazze verso l’età adulta e porta all’abbandono della scuola, a matrimoni e gravidanze precoci.
Ecco alcuni punti della Call to Action: le mgf rappresentano una violazione dei diritti umani di donne e ragazze cui bisogna mettere fine in tutte le sue forme, considerando l'obiettivo una priorità globale. É necessario accrescere la conoscenza, migliorare il benessere delle vittime e aumentare le risorse per combattere questa pratica.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Settembre 2019, 12:39
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