In tutto il Salento dopo il Mercoledì delle Ceneri spunta uno strano personaggio: la "quaremma". Una vecchia signora dalle sembianze di una strega, posta vicino alla porta di casa. Ma capita anche di vederla appesa a qualche filo sospesa in aria. Si tratta di una tradizione popolare della Pasqua nella Grecia Salentina innanzitutto: Martano, Martignano, Soleto, Sternatia. Tradizione che si rinnova anche a Cutrofiano, a Gallipoli e nei paesi limitrofi.
La tradizione delle Quaremme
Il pupazzo gigante raffigurante una vecchia: brutta, vestita di nero e trasandata, che si chiama – Quaremma-. Viene esibita dal mercoledì delle ceneri e fino alla fine della Quaresima. Per dirla tutta, secondo la leggenda la vecchia, era sposata con “lui Paulino”, personaggio di Carnevale di cui si celebravano i funerali proprio il martedì grasso. "" Quest’anno il nostro fantoccio commenta – un abitante di Martano – lo abbiamo messo in bella vista sul balcone di casa, ben visibile, una tradizione che dura da anni nella mia famiglia.
Sette taralli, un'arancia e sette penne d'oca: il "conto alla rovescia" prima della Pasqua
La storia racconta che La “Quaremma” invitava tutti alla riflessione, con il suo aspetto e il suo abbigliamento triste, ad avere un atteggiamento più contenuto e consono al tempo di quaresima, durante il quale, la Chiesa impone di non mangiare carne i venerdì, ed addirittura il digiuno e l’astinenza in alcuni giorni specifici di questo periodo"" La leggenda racconta che la vecchia ha in mano un fuso, simbolo del lavoro femminile e del tempo che passa, e inoltre sette taralli oppure, in alternativa, un’arancia con sette penne d’oca: ognuno dei taralli o delle penne d’oca rappresenta una delle sette settimane che precedono la domenica di Pasqua.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2023, 16:23
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