All’appello mancano ancora i docenti. A pochissimi giorni dalla prima campanella, sono tante le scuole di Roma alle prese con la carenza di personale supplente tra docenti ma pure tra gli ausiliari. Vale a dire i bidelli che, con i loro compiti di pulizia e vigilanza, sono fondamentali nella lotta al Covid.
Le scuole lo sanno bene, visto che stanno lavorando per la ripartenza seguendo le direttive e le linee guida sulla sicurezza. Ma, con le convocazioni per i contratti annuali, i conti non tornano: «Come organizzo la vigilanza e la pulizia costante dei locali – chiede la preside dell’istituto Poseidone, Annalisa Laudando - se ho 15 bidelli su 4 plessi? In tutti i plessi c’è la scuola dell’infanzia e i piccoli vanno controllati costantemente, più degli altri». Non solo, al Poseidone mancano anche 20 docenti di sostegno su 28: «È assurdo, siamo una scuola molto inclusiva – spiega la dirigente Laudando – alle medie abbiamo una media di tre studenti con disabilità per classe, nelle prime». Il Poseidone, in zona Torrenova, è un riferimento per l’intero quadrante e accoglie qualcosa come 1130 alunni. Nei guai con il sostegno c’è anche l’istituto comprensivo Francesca Morvillo di Tor Bella Monaca: «Ho avuto solo 11 docenti sul sostegno sui 32 di cui abbiamo bisogno.
Cosa che vale pure alle scuole superiori: lo storico liceo Mamiani sta aspettando una buona fetta di bidelli, circa la metà, che ancora non si trova oltre a 5 docenti per altrettante cattedre. All’Orazio le cattedre vuote sono in quasi tutte le sezioni. Ma da dove nascono tutte queste cattedre vuote? «Ci sono errori nei punteggi delle graduatorie provinciali – spiega la presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio, Cristina Costarelli – e docenti che non si presentano alla chiamata. Quest’anno però il ministero dell’istruzione si è mosso per tempo, speriamo di risolvere a breve».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Settembre 2021, 13:41
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