Piazza di Siena risplende grazie ai detenuti di Rebibbia: «Ogni giornata trascorsa in questo modo vuol dire metà pena. Stiamo imparando un mestiere»

Piazza di Siena risplende grazie ai detenuti di Rebibbia: «Ogni giornata trascorsa in questo modo vuol dire metà pena. Stiamo imparando un mestiere»

di Ida Di Grazia
«Per noi ogni giornata trascorsa in questo modo vuol dire metà pena» sono queste le parole di uno dei neo giardinieri, detenuto del carcere di Rebibbia, la lavoro per far risplendere Piazza di Siena . Da un paio di settimane circa 70 detenuti  si stanno dedicando alla cura del verde di Villa Borghese, nella zona deputata al concorso ippico. Mentre erano a lavoro, questa mattina, hanno ricevuto la visita di Marco Di Paola -  presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, uno dei deus ex machina del concorso di Piazza di Siena (23 al 26 maggio)- e dell'assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma, Daniele Frongia, coordinatore delle iniziative portate avanti da Roma Capitale per il reinserimento dei detenuti. 

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L'intervento su Piazza di Siena fa parte del progetto “Mi riscatto per Roma”, partito circa un anno fa e frutto di un accordo fra Roma Capitale, il Tribunale di Sorveglianza di Roma e il DAP (Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria). 
Sono 70 in tutto i detenuti impiegati in lavori di manutenzione urbana e la selezione è fatta secondo criteri precisi, come spiega Gabriella Stramaccioni, Garante dei detenuti del Comune di Roma: «Innanzitutto c'è la non pericolosità sociale, in sostanza i candidati non devono avere a loro carico reati gravissimi; devono essere a non più di 2-3 anni dal fine pena, devono avere una buona condotta ed essere idonei fisicamente».


 
«Per noi ogni giornata trascorsa in questo modo vuol dire metà pena - ha detto uno dei neo-giardinieri - Stiamo imparando un mestiere, con la speranza di trovare lavoro in una cooperativa quando saremo fuori». «Questo progetto è anche uno stimolo – ha aggiunto un altro – perché si partecipa solo comportandosi bene in carcere».
l loro lavoro si svolge tutti i giorni, sabato e domenica esclusi, e riguarda non solo i dintorni dell'ovale su cui si svolgerà il concorso ippico, ma anche l'area del Galoppatoio, che dall'anno scorso fa parte a pieno titolo del programma di gare, con iniziative collaterali.



«Si tratta di un'occasione importante a sfondo sociale – ha detto Marco Di Paola, presidente FISE – e anche di un'opportunità per tenere Villa Borghese più pulita». Il progetto detenuti è parte della sinergia che anima l'organizzazione di Piazza di Siena, tra Roma Capitale, l'Agenzia Sport e Salute e la Fise. Una formula di cui Di Paola è convinto sostenitore: «Mi sembra una miscela vincente, perché consente a noi di promuovere lo sport e al Comune di valorizzare la città e mettere in campo figure manageriali importanti. Procediamo così da tre anni e i benefici su Piazza di Siena si stanno vedendo».

Il lavoro svolto nell'ambito del progetto può portare a benefici concreti: permessi speciali, anticipo sul fine pena e abbattimento delle spese di carcerazione, quelle che l'ex detenuto deve in vario modo pagare allo Stato una volta scontata la pena. Tutti i detenuti coinvolti ricevono un corso di formazione e possono ottenere un “sussidio di accompagnamento” finanziato dalla Cassa delle Ammende, un ente del Ministero della Giustizia presieduto da Gherardo Colombo. Lo stanziamento per Roma, per il 2019, è di un milione, sui tre messi a disposizione per analoghe iniziative a livello nazionale.



«Questo non è un progetto spot, ma una iniziativa strutturata. I detenuti - ha spiegato Daniele Frongia, assessore allo Sport e Grandi Eventi di Roma Capitale - sono impiegati in varie zone della città secondo una programmazione precisa. Così possono rendersi utili alla comunità e nello stesso tempo imparare un mestiere, il che potrebbe aiutarli in maniera decisiva una volta usciti dal carcere».  In qualità di coordinatore delle iniziative di Roma Capitale per il reinserimento dei detenuti, Frongia è impegnato da circa un anno nel progetto “Mi riscatto per Roma”, di cui fa parte l'intervento su Piazza di Siena e Villa Borghese, che segue a stretto giro quello operato in occasione di un altro grande evento sportivo romano, la Formula E. «Crediamo molto in questo progetto – ha spiegato Frongia – e chiederemo all'Amministrazione Penitenziaria di aumentare il numero dei detenuti impiegati (oggi sono settanta, ndr). Del resto, sono proprio loro i primi ad essere entusiasti del progetto. Mi hanno chiesto se è possibile operare anche in estate, per la manutenzione delle spiagge, e in effetti è una cosa alla quale stiamo pensando». Roma Capitale paga la formazione dei detenuti, nonché i materiali e le divise. «Il tutto per uno stanziamento inferiore ai 10 mila euro».
Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 16:38
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