Roma, via alla demolizione della sopraelevata della Tangenziale Est

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Sono iniziati questa mattina i lavori per la demolizione della sopraelevata della Tangenziale Est di Roma, con una prima picconata simbolica della sindaca Virginia Raggi, nel tratto davanti alla stazione Tiburtina.
 
 

«L'abbattimento di questa rampa della Tangenziale era atteso da vent'anni. I cittadini hanno pressato le amministrazioni affinché effettuati i lavori della stazione si potesse procedere alla demolizione. Mai fino ad oggi le loro richieste sono state prese in considerazione, noi lo abbiamo fatto. È un momento storico, a breve non vedremo più questo ecomostro», ha detto la sindaca che ha dato la prima picconata, insieme all'assessore capitolina alle infrastrutture Margherita Gatta e alla presidente del municipio II Francesca Del Bello. 

L'intervento riguarda un tratto di 500 metri della sopraelevata e dovrebbe durare circa 450 giorni, con un costo di 7,6 milioni di euro. «Ho rinviato le ferie per esserci oggi», è scritto su uno dei cartelli esposti da cittadini e residenti della zona che non si sono voluti perdere il primo colpo di piccone sulla Tangenziale. «È stato un lavoro di squadra - ha sottolineato Raggi - Abbiamo stanziato oltre 7 milioni di euro e oggi partono i lavori per l'abbattimento. Sarà
riqualificata anche la parte sottostante perché questa sopraelevata negli anni ha portato ad episodi non compatibili con una vita tranquilla di cantiere».  



Per la De Bello quella di oggi «è una grandissima festa, aspettiamo questo intervento da 20 anni. In questo periodo si è discusso dell'opportunità di abbattere questo tratto, qualcuno ha detto anche che era talmente oneroso che era meglio lasciarla così. Sono passaggi che hanno ferito il nostro municipio. Noi abbiamo ribadito la necessità che questo mostro andasse abbattuto. Quando la sopraelevata non ci sarà più, i cittadini potranno guardare il cielo e
sarà possibile ristabilire la sicurezza nella zona. Ringrazio l'amministrazione capitolina per aver concluso iter e dato oggi una speranza per i cittadini del Tiburtino».

«Dal 2000 è iniziato il progetto - ha ricordatol'assessore Gatta - ma si è fermato e ha avuto dei lunghissimi
passaggi. In realtà è dal 2016 che il progetto è diventato esecutivo, nel 2017 è stata bandita la gara ed è stata consegnata. È un risultato notevole di questa amministrazione, di come ci dedichiamo alle cose e le portiamo a termine». 

I lavori saranno svolti in quattro macrofasi: il primo periodo sarà dedicato ai rilievi e alla caratterizzazione del materiale, come prevede la recente normativa. Dopo le due sessioni propedeutiche inizierà il periodo operativamente più rappresentativo: l'abbattimento vero e proprio, articolato in dodici fasi, corrispondenti alle
microaree di intervento. La demolizione sarà effettuata con due tecniche, una idraulica, con taglio e sollevamento degli elementi, e l'altra meccanica tradizionale («top & down»), con macchine a terra (anche escavatori radiocomandati) dotati di pinza idraulica, che frantuma i materiali della struttura tra un pilone e l'altro. Durante questa procedura è previsto l'uso di nebulizzatori ad acqua per le eventuali polveri che si potrebbero alzare. In prossimità delle case saranno posizionati pannelli fonoassorbenti di 8 metri per il contenimento dell'inquinamento acustico
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Agosto 2019, 16:22
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