Roma, il Gay village torna a Testaccio. La kermesse più colorata però divide i residenti: "Qui troppi locali, ci sarà il caos"
L’euforia arcobaleno torna alle origini e sceglie ancora una volta Testaccio. Dopo l’esperienza singola alle Terme di Caracalla e dodici anni ai giardini dell’Eur, il Gay Village di Roma riconquista il cuore della capitale, stabilendosi a pochissimi metri da dove 16 anni fa tutto ebbe inizio. Dal 31 maggio all’8 settembre sarà infatti la Città dell’Altra Economia ad ospitare la 17esima edizione della manifestazione Lgbt, che dal 2002 al 2005 trascorse i suoi primi tre anni in quello slargo trasformato oggi in parcheggio per auto. Tra le novità di quest’anno anche la maggiore fruibilità: il villaggio rainbow sarà aperto tutti i giorni, con eventi e attività quotidiane, mentre per le proposte artistiche bisognerà aspettare il giovedì. "La felicità è quella di un vero e proprio ritorno a casa - spiegano gli organizzatori - Un mutamento che segna non solo un cambio di location, ma anche una nuova pelle, dove protagonisti saranno la creatività giovanile e l'esperienza della cultura, per la creazione di un luogo sempre aperto all’insegna del divertimento e dell’inclusione". In prima linea ci sarà ancora una volta Imma Battaglia, figura storica del movimento Lgbt italiano, ideatrice del Village ed ex consigliera comunale capitolina durante l'amministrazione Marino. "Sono felice di questo ritorno in cui non speravo più! - ha detto Battaglia - Il Gay Village è la fisica testimonianza di un evento cardine della nostra storia, quel World Pride del 2000 che si è tramutato in questi 17 anni di profusione della nostra cultura. Ed è altrettanto triste che dopo tutti questi anni, ci sia ancora bisogno di luoghi come il Gay Village per continuare a combattere quel pregiudizio omofobo, che ancora oggi è fin troppo vivo". E ancora: ritorneranno le grandi interviste-spettacolo di Pino Strabioli, seguite dal coordinamento artistico della notte, tra cui ritroveremo le diverse stage direction di Akkademi, Andrea Pacifici di Vanity Crew e Gabriele Riccio di Rules Dance Studio, già alle prese con i casting per la formazione dei nuovi corpi di ballo.