Peste suina, il blitz a Roma per l'abbattimento dei cinghiali: «D'accordo 8 italiani su 10, sono un pericolo»

Peste suina, il blitz a Roma per l'abbattimento dei cinghiali: «D'accordo 8 italiani su 10, sono un pericolo»

È scattato il blitz di agricoltori, allevatori e cittadini arrivati a Roma da diverse regioni contro l'invasione dei cinghiali, per chiedere di fermare una calamità che diffonde la peste suina, distrugge i raccolti, aggredisce gli animali e causa incidenti stradali con morti e feriti.

In piazza SS. Apostoli gli allevatori hanno anche portato i prodotti tipici Made in Italy che rischiano di scomparire a causa della peste suina che colpisce i maiali ma non l'uomo. Tante le scritte che confermano l'esasperazione degli italiani in un Paese invaso da 2,3 milioni di cinghiali. Una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%), secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, pensano che vada affrontata con gli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato; ben il 26% si è trovato faccia a faccia con questi animali.

La fauna selvatica per il 90% dei cittadini, rappresenta un problema, anche perché nell'ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi. E ancora, il 69% degli italiani ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi, mentre il 58% li considera una minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l'equilibrio ambientale (75%). Il risultato è che il 62% degli italiani ne hanno paura e quasi la metà (48%) non prenderebbe casa in una zona infestata dai cinghiali. Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà degli italiani (53%) è pensa che spetti alle Regioni, mentre per il 25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Maggio 2022, 09:45
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