Reparto di medicina Covid free infetto a Ostia: sospesi i ricoveri al Grassi. La Asl Roma 3: «Focolaio sotto controllo»

Reparto di medicina Covid free infetto a Ostia: sospesi i ricoveri al Grassi. La Asl Roma 3: «Focolaio sotto controllo»

Focolaio all’ospedale Grassi di Ostia: il reparto Covid free di medicina è infetto e alcuni pazienti si sono ammalati. Una vera e propria ‘bomba’ esplosa questa mattina e che potrebbe portare al blocco dei ricoveri, scrive Canale10 sul suo sito. Il reparto conta una cinquantina di letti e diversi dei pazienti ricoverati si sono contagiati e qualcuno anche con sintomi.

La Direzione sanitaria ha avviato le procedure: i positivi saranno trasferiti in reparti Covid o in altre strutture con posti disponibili, mentre il reparto stesso sarà sottoposto a sanificazione. Un processo che richiederà più di un giorno, da qui il probabile stop ai ricoveri. Resta da chiedersi, sottolinea Canale10, come sia stato possibile che un reparto che dovrebbe essere Covid free e quindi molto controllato, sia stato infettato con questi numeri. Da mesi le visite dei parenti sono sospese e i pazienti sono ricoverati solo se con tampone negativo: la spiegazione potrebbe essere un falso negativo tra i pazienti, o un operatore sanitario positivo ma inconsapevole perché asintomatico.

Asl Roma 3: focolaio sotto controllo

È stato «intercettato un cluster Covid nel reparto di medicina dell'ospedale Grassi di Ostia che è stato prontamente gestito e che si trova sotto controllo.

Tutti i pazienti positivi sono paucisintomatici e sono stati trasferiti nella Medicina Covid dello stesso nosocomio», lo sottolinea in una nota l'Asl Roma 3. «Sta partendo il processo di tracciamento per verificare gli eventuali contatti di tutti i positivi. Il reparto di Medicina al momento è interdetto, ma la Regione si sta attivando per recuperare alcuni posti di Medicina no-Covid per gestire questa emergenza. Seguirà poi la sanificazione di tutti i locali e i reparti coinvolti, che permetterà di riprendere il servizio a pieno regime», conclude la nota. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Gennaio 2021, 13:44
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