Carabiniere indagato: "Abusi sulla figlia 16enne di un collega, trovate foto hot sul cellulare"

Carabiniere indagato: "Abusi sulla figlia 16enne di un collega, trovate foto hot sul cellulare"
Indagato per molestie sessuali un carabiniere in servizio che avrebbe abusato della figlia di un suo collega. Nel computer e nel cellulare dell'uomo sono stati trovati messaggi e foto osé.



È cominciato tutto durante le lezioni di equitazione. Primi sorrisi d'intesa, sguardi dapprima innocenti, qualche gioco di parole e una corrispondenza sempre più fitta di messaggi sul telefono: l'inizio di una vera e propria relazione. Alla fine sono arrivate le fotografie provocanti che hanno dato il via a una serie di appuntamenti segreti.
Come riporta Il Messaggero, le prove ottenute della procura di Roma su cellulare e computer dell'indagato sono state determinanti per configurare il reato di sessuale, in danno di minore, come aggravante. Questa la pesantissima accusa contestata a un carabiniere cinquantenne in servizio nel centro ippico della caserma Salvo D’Acquisto, a Tor di Quinto, zona nord della Capitale, che è stato iscritto sul registro degli indagati già da qualche mese dal pm Vittorio Pilla.
La vittima è la figlia sedicenne di un collega del militare, una giovane ragazza che prendeva a Tor di Quinto lezioni di equitazione e l’indagato è proprio il suo insegnate: cinquant'anni lui, sedici lei e la relazione tra i due sarebbe durata più di sei mesi.
È esattamente sulla sull'età anagrafica e sulla durata del rapporto che conta di procedere il testo della difesa. La ragazza, infatti, era consenziente. Alemeno così appare dalla corrispondenza tra i due.

Le indagini sono cominciate a dicembre, e qualche giorno fa il carabiniere indagato è stato trasferito per incompatibilità ambientale, ma ancora rimane in servizio. Per la procedura di sospensione è necessario che si presentino misure cautelari preventive oppure prove evidenti; ma gli accertamenti preliminari sono ancora in corso. 
L'ipotesi di reato, infatti, così come tutte le contestazioni, sono acora da verificare, ma ci si aspetta da un momento all'altro una svolta decisiva dell'inchiesta. Gli inquirenti hanno già perquisito l’ufficio dell’indagato e hanno anche sequestrato il suo cellulare e il suo computer.
La procura è in attesa dei riscontri della della perizia che saranno fondamentali per accertare il reato, dato che la sedicenne ha detto ai carabinieri che l’uomo le inviava fotografie osé e che si sentivano in continuazione con messaggi e telefonate. Dettagli che gli investigatori stanno cercando nella memoria dello smartphone del militare.


Sono oramai noti i precedenti. Basti ricordare qualche tempo fa il caso del professore Massimo De Angelis, docente di Lettere nell’Istituto Massimo di Roma, arrestato in gennaio per atti sessuali con una studentessa quindicenne con la quale aveva avuto una relazione durata tre mesi nata tra i banchi di scuola. Anche in quel caso sono stati i genitori della ragazzina ad accorgersi di quanto stava accadendo e a sporgere denuncia in procura. Controllando il cellulare della figlia, il 19 dicembre, hanno trovato un messaggio del professore. Lo stesso telefono conteneva foto erotiche, note audio spinte e video.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Marzo 2018, 13:03
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