Milano, toglievano multe in cambio di cene e sedute in centri benessere: tre donne arrestate
Le tre donne - è stato spiegato in conferenza stampa dai carabinieri, che hanno lavorato al caso insieme alla polizia locale - agivano sul sistema informatico della polizia locale, modificando la stringa alfanumerica che corrisponde al pagamento delle sanzioni, andando a sfruttare una potenzialità del software che consente all'operatore di correggere eventuali errori. In particolare cancellavano un pezzo della stringa appartenente alla multa da pagare, inserendo il codice di una già pagata da altri cittadini.
In cambio dei loro servizi chiedevano il pagamento del 50% del debito ma anche pranzi al ristorante o trattamenti estetici. Alla conferenza è intervenuto anche il comandante dei vigili urbani Marco Ciacci, che ha spiegato come l'area delle procedure sanzionatorie sia una struttura complessa, che gestisce 3 milioni e mezzo di sanzioni ogni anno, e ha sottolineato che «chi commette questi atti mina l'onestà di tantissimi operatori. Il lavoro è fatto di etica e per questo è importante essere tempestivi. Questi sono casi isolati - ha concluso - da trattare con fermezza».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Luglio 2019, 17:42
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