La storia, lontana e recente, la cronaca ma anche l’eternità del classico si danno appuntamento sul palco del Manzoni fino al 6 marzo, dove è in scena Enrico IV di Luigi Pirandello con l’interpretazione da assoluto protagonista di Eros Pagni e l’adattamento e regia di Luca De Fusco. Esattamente un secolo fa, il 24 febbraio 1922 e proprio al Teatro Manzoni di Milano (che però era situato in piazza San Fedele, prima di essere distrutto dai bombardamenti dell’ultima guerra), si deve l’esordio assoluto di questo capolavoro pirandelliano.
Sotto la corona di Enrico IV – monarca fittizio impersonato da un uomo caduto da cavallo durante una festa in maschera e che per questo ha perso il senno – sono passati grandi interpreti come Salvo Randone e Giorgio Albertazzi: ora tocca al veterano Eros Pagni che, di suo, gioca su un’amara ironia: «Vorrei anche io essere come questo Enrico IV, che prima è convinto di essere re e poi, uscito dal delirio, mantiene la finzione per difendersi da una realtà che non gli piace.
Lo stesso Luca De Fusco evoca quanto la pandemia ha condizionato la messa in scena del suo Enrico IV: «Quando abbiamo iniziato a lavorare a questa pièce si era nel momento più drammatico della pandemia – spiega il regista – e solo pensare ad andare avanti sembrava una follia. La scommessa, anzi il gioco d’azzardo, è stato vinta».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Febbraio 2022, 06:00
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