Il patron Locatelli: «Lo Spirit de Milan tra un risotto giallo e la speranza di uno swing»

Il patron Locatelli: «Lo Spirit de Milan tra un risotto giallo e la speranza di uno swing»

di Ferruccio Gattuso

L’intuizione fu, poco più di un lustro fa, quella di recuperare lo spirito giusto, di una Milano che non è mai scomparsa, si è solo mimetizzata tra i variopinti colori della globalizzazione.

La pandemia rischia di fare evaporare quello spirito? Spera con tutto il cuore di no Luca Locatelli, fondatore e gestore dello Spirit de Milan, locale in Bovisa che è più di una scommessa vinta. Il periodo è duro per tutti ma da sabato lo Spirit riapre i battenti – tra le ore 12 e le 18 - perlomeno come luogo di pranzo, merenda e aperitivo. La musica e il ballo? Torneranno, prima o poi. «L’idea originaria, nel 2015, era quella di fare incontrare in questo spazio la milanesità, con il suo cabaret e la sua musica, con la rinascita del genere swing e la convivialità. – spiega Locatelli – eravamo figli del periodo Expo. Puntavamo alla riscoperta del classico trani, che poi era il luogo che faceva da punto d’incontro sociale in un quartiere, richiamava tutte le generazioni».

Non a caso il pubblico dello Spirit de Milan, nelle varie serate a tema - martedì cabaret, mercoledì rock, giovedì musica milanese, venerdì con gli evergreen ’60-’80, sabato swing anni ‘30, domenica rassegne blues o jazz – coinvolgeva nei suoi spazi di pura archeologia industriale (è in una ex fabbrica di vetri), al chiuso e all’aperto, fino a quattromila persone di tutte le età. «La divisione per tribù non fa per noi», spiega Locatelli.

Poi, il Covid ha azzerato tutto. «In estate – prosegue il patron dello Spirit – eravamo riusciti a recuperare almeno il 70% del nostro incasso. Ora stiamo a zero. Nell’ultimo anno, a fare una media, non abbiamo incassato più del 25% degli anni precedenti. Abbiamo quaranta dipendenti fermi. I proprietari dei muri ci chiedono l’affitto pieno. Per continuare, come siamo intenzionati a fare, si deve essere i campioni mondiali dell’ottimismo. E noi lo siamo».

La speranza, ovvio, sta nei regolamenti e nei vaccini: «Come associazioni di categoria in zona gialla la speranza è quella di poter allungare l’apertura un po’ oltre le 18. Intanto, i fan dello Spirit possono sostenerci in due modi: ascoltando in streaming Radio SpiritoPhono (spiritophono.it) e acquistando prodotti enograstronomici lombardi nella nostra bottega on line El Fondeghée de la Sgagnosa». Dagh on oeucc, dicono quelli dello Spirit.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Febbraio 2021, 06:00
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