Milano, in arrivo 30 telecamere agli incroci per multare chi passa con il rosso

In arrivo 30 telecamere agli incroci per multare chi passa con il rosso

di Simona Romanò

Occhio ai semafori, sempre più sorvegliati. Ora che il traffico automobilistico è  tornato ai livelli pre-Covid, Palazzo Marino vara il nuovo piano “incroci sicuri”, dopo i 35.453 incidenti in tre anni, con 46.650 feriti e 296 morti: trenta nuove telecamere saranno posizionate agli incroci semaforici più pericolosi, dove si verificano un numero elevato di sinistri, così punire chi passa con il rosso. I primi quattro occhi elettronici saranno collocati in autunno (l’appalto è già stato assegnato), poi, serviranno alcuni mesi di rodaggio, quindi,  calendario alla mano, saranno in funzione entro la fine dell’anno. «Il nostro obiettivo è migliorare la sicurezza stradale», assicura l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli. E non fare cassa. Andando a sanzionare e disincentivare trasgressioni al codice della strada che più sono causa di scontri con contusi e vittime. «E il passaggio con il rosso è una delle infrazioni più problematiche dal punto di vista dell’incidentalità stradale», conferma Granelli. La mappa degli incroci più a rischio è ancora alla studio.

OCCHIO AL SEMAFORO. Ad oggi, a Milano, le telecamere già attive agli incroci regolati dai semafori sono otto: Certosa-Monte Ceneri, Indipendenza-Bronzetti, Mac Mahon-Monte Ceneri, Marche-Taramelli, Serra-Scarampo, Sforza-Vittoria, Testi-Ca’ Granda e Zara-Marche. E il risultato della videosorveglianza si vede, perché gli automobilisti in queste intersezioni sono più prudenti e «gli incidenti sono calati».

Un bilancio che soddisfa Palazzo Marino, pronto a segnalare un’emergenza che non conosce flessioni, ovvero «quella che riguarda il numero dei sinistri». C’è chi riporta ha una leggera contusione.  Chi il colpo di frusta, ma ci sono situazioni molto più gravi.

INCIDENTI. Continuano a macchiarsi di sangue le strade di Milano. Secondo i dati pubblicati dall’Istat, nel 2020, l’anno della pandemia, a Milano, si sono registrati oltre ottomila incidenti (esattamente 8.043), che hanno causato 74 morti e 10.207 feriti. Una situazione in calo rispetto agli anni precedenti, grazie alle strade vuote, fra lockdown e restrizioni anti-contagio.  Nel 2019, infatti, si sono  contati 13.607 sinistri per un totale di 106 morti e 18.097 feriti; dati in linea con quelli del 2018 quando gli scontri sono stati 13.803 (116 morti e 18.346 feriti). «Sono dati che pesano sulla vita dei milanesi e pesano sui costi della sanità», osserva Granelli.

INCROCI KILLER. A suggerire «alcuni incroci pericolosi da videosorvegliare per migliorare la sicurezza stradale e non per fare cassa» è Daniele Vincini, segretario del Sulpm, sindacato molto rappresentativo tra i ghisa: «Da Moscova-largo La Foppa a piazzale Loreto-viale Monza, da via Teodosio-via Casoretto a viale Ungheria-via Mecenate, passando da via Cenesio-piazzale Diocleziano».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Luglio 2022, 07:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA