Chemical Brothers all'Ippodromo, i fratelli chimici che fanno ballare Milano

Chemical Brothers all'Ippodromo, fratelli chimici che fanno ballare Milano

di Massimiliano Leva
Sono amati dal pubblico dei club, dove agiscono come “mischia dischi” di gran classe. Piacciono agli appassionati di rock, dove i loro set tra elettronica, psichedelia e beat sono adrenalinici. Li cercano gli innamorati di novità, grazie ai loro album che negli anni Novanta hanno segnato l’inizio di una nuova era per la musica.

Insomma, i Chemical Brothes, in arrivo domani sul palco di Milano Summer Festival all’Ippodromo, sono davvero un must. Due ragazzi inglesi, Tom Rowlands e Ed Simmons che da Manchester, loro città d’origine, sono arrivati in cima al mondo. «Suonare in un piccolo club o in un festival rock per noi non fa alcuna differenza», raccontano. Allo stesso modo non vedono alcuna differenza tra strumenti tradizionali o tastiere o consolle da deejay. «Perché dovrebbe esserci una distinzione? Noi siamo l’esempio che la musica da anni è ormai una commistione tra generi. La nostra forza è l’immaginazione. Ascoltiamo tanti nastri di deejay sconosciuti proprio per capire dove va la musica. Ogni volta che saliamo su un palco portiamo qualcosa di nuovo: aggiungiamo, togliamo, fino a raggiungere la forma perfetta del live».

Ecco allora il loro set anche a Milano, in cui anticiperanno alcuni brani dal disco in prossima uscita. Anni fa, prima di ogni loro concerto, introducevano i set con “Tomorrow Never Knows” dei Beatles: una canzone del 1966 che parlava di un “viaggio”, proprio per ribadire il loro concetto di musica senza confini. «La droga però è un problema sociale», sottolineano. «Non certo il motivo del nostro successo».

Ad aprire il loro concerto ci saranno i 2manyDjs: duo come loro di manipolatori della consolle.
Bravi, per una serata a base di grande musica elettronica.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Maggio 2019, 18:23
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