Cavo d'acciaio teso in strada a Milano, ​fermato un complice 18enne di Alex Baiocco. Caccia al terzo ragazzo

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È stato fermato uno dei due complici di Alex Baiocco, il 24enne milanese già in carcere per aver teso, alle 2 dello scorso 4 gennaio, un cavo di acciaio ad altezza d'uomo in viale Toscana a Milano mettendo in pericolo la vita specialmente di motociclisti e ciclisti. Il fermo per blocco stradale è stato eseguito nella notte a Monza dai Carabinieri della Compagnia Monforte. Il giovane, 18 anni, è stato portato in carcere sempre a Monza. Ora si sta rintracciando il terzo ragazzo.

«Era un gioco senza regole, non c'è stata programmazione»

«Era un gioco senza regole, non c'era un'altezza prestabilita alla quale intendevamo mettere il cavo, in generale non c'è stata una programmazione della cosa, ma solo prendi il cavo e tiralò (...), non mi rendevo conto dell'effettivo pericolo.

Non doveva essere una trappola, era il nostro gioco che non doveva coinvolgere altri». Lo ha spiegato ieri, durante l'interrogatorio reso al gip Domenico Santoro, Alex Baiocco, il 24enne milanese in carcere per aver teso un cavo di acciaio, con due amici complici, da un lato all'altro di viale Toscana mettendo così in pericolo di vita in particolare motociclisti e ciclisti. Il giovane, nella sua confessione in cui ha parlato di una «idea stupida» venuta perché si stavano annoiando, ha spiegato che la notte del 4 gennaio, quando attorno alle 2 i tre, che avevano bevuto, hanno tirato la fune, «eravamo molto scherzosi, continuavamo a ridere, io ho ritenuto di seguire il gruppo»:


Ultimo aggiornamento: Lunedì 8 Gennaio 2024, 12:53
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