Cavo d'acciaio in strada a Milano, il testimone che ha evitato la strage: «Ridevano e scherzavano»

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«Intorno alle 2.30 di notte, ho sentito dei rumori, mi sono affacciato e ho visto delle persone che avevano legato un filo di ferro d'acciaio dall'albero al palo di fronte e li ho richiamati. Sono scappati e dopo dieci secondi neanche è passata una macchina che ha beccato il filo in pieno. Poco dopo quei ragazzi sono tornati. Ridevono e scherzavano, parlavano proprio del fatto che la macchina avesse fatto un botto incredibile. Al semaforo precedente c'era un motorino. Se avesse preso il cavo al posto dell'auto saremmo qui a parlare di un morto».

È questo il racconto drammatico fatto a La Presse da Nicola Ricciardelli, 26 enne consulente finanziario che dalla finestra del suo appartamento in viale Toscana ha assistito allo sciagurato gesto di tre ragazzi: un cavo d'acciaio teso ad altezza uomo, a 140 centimentri circa da terra, legato da una parte a un segnale stradale e dall'altra al tronco di un albero, tra le due corsie.

Per questo atto un 24enne italiano, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato per attentato alla sicurezza dei trasporti e strage dai carabinieri allertati dallo stesso Ricciardelli.

«Quello che portava la macchina si è fermato 2-300 metri oltre ed è stato fermo per un quarto d'ora ma non è mai sceso dalla vettura, poi è ripartito. Non so se abbia riportato ferite o quant'altro ma la macchina era sicuramente devastata», ha spiegato il giovane: «Parliamo di un cavo edile, quella ha belli doppi in acciaio, quindi sicuramente la macchina non può essere uscita indenne».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Gennaio 2024, 11:55
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