Accoltella l'ex compagno della madre per difendere sia la donna sia il fratello minore. Prima glielo dice dritto in faccia: «Non devi mai più toccare né mia madre né mio fratello». Poi, l'assale con un coltello da cucina che affonda nella pancia dell'uomo. Il ragazzo, 19 anni, è stato arrestato per tentato omicidio e ora è rinchiuso nel carcere di San Vittore. Una vicenda di disperazione e di paura: dopo una lunga storia fatta di abusi familiari, mai denunciati alle forze dell'ordine, ma ormai insostenibili, tanto che era diventato un «incubo». Da lì la rivolta per porre fine alle botte e alle violenze consumate fra le mura domestiche.
La ricostruzione
La tragedia si è consumata, la sera dello scorso 16 gennaio, in uno dei palazzi popolari di Limbiate, in provincia di Monza.
Aggressione
La tensione è alle stelle. Il giovane urla addosso all'uomo: «Ti ho detto centomila volte che non devi toccare mia madre e mio fratello». Poi, impugna un lungo coltello da cucina e sferra al 38enne alcuni fendenti all'addome e alla testa, fermandosi solo dopo che la lama si è spezzata all'interno della pancia. La vittima barcolla fino fuori casa, dove è soccorsa da un passante che chiama anche i carabinieri. I militari, all'arrivo, trovano molte tracce di sangue in casa, nonostante il tentativo di fare pulizia. Quindi, le indagini, la ricostruzione di quanto accaduto.
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Gennaio 2023, 08:16
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