Ha ucciso la suocera colpendola con un coltello da cucina e un paio di forbici. Diversi fendenti alla gola e all'addome. Quando i parenti sono entrati in casa così avrebbero raccontato Laura Di Dio, 32 anni, stava fumando una sigaretta seduta a cavalcioni sul cadavere di Margherita Margani, che di anni ne aveva 62. L'assassina ha messo per iscritto la sua confessione davanti ai carabinieri della stazione di Pietraperzia e al pubblico ministero Michele Benintende della Procura di Enna. «Sono stata io, ma per difendermi, non la sopportavo. Mi ha colpito con un coltello», ha spiegato la donna, mostrando un piccolo taglio sull'indice della mano sinistra.
LA STORIA
All'inizio era in stato di choc. Ascoltava in silenzio le domande del sostituto procuratore. Poi ha raccontato la sua versione. Era andata a casa della suocera, poco dopo le 8 del mattino, per prendere un caffè. Quindi la lite, il tentativo di difendersi e la violenza che esplode. Il suo legale, l'avvocato Salvatore Timpanaro, ha chiesto che la ferita sulla mano venisse fotografata. È l'ipotesi di legittima difesa che sosterrà a partire da lunedì quando è fissata l'udienza di convalida dell'arresto. Il numero dei colpi solo l'autopsia dirà quanti siano stati fa pensare a un gesto rabbioso. I rapporti molto tesi fra le due donne, e forse anche la depressione, potrebbero avere scatenato la furia omicida. «Non voleva curarsi e da un anno e mezzo vivevamo nell'inferno», dicono i familiari della donna fermata per omicidio. Di Dio, casalinga e madre di due figli, era sposata con Francesco Arnone, figlio della vittima, che lavora in un'agenzia di pompe funebri. I rapporti con la suocera erano tesi da tempo. C'è un grave episodio datato luglio 2018.
LE VECCHIE RUGGINI
Il fratello di Francesco Arnone, Christian, era intervenuto per difendere la cognata Laura, allora incinta, durante una pesante lite con il marito. Erano volate parole grosse e qualche schiaffo. Christian andò a casa dove nascondeva una pistola, tornò sotto l'abitazione del fratello e gli sparò mentre era affacciato al balcone.
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FAMIGLIA IN CRISI
Suocera e nuora abitavano in due abitazioni limitrofe. Ieri mattina l'estetista aveva appuntamento con Laura Di Dio, che però non era in casa. Si è dunque rivolta al marito. Insieme sono andati a casa della vittima per vedere se per caso si trovasse lì. Hanno aperto la porta dall'esterno con le chiavi. C'era Laura che fumava, seduta a cavalcioni sul corpo della suocera in una pozza di sangue. Inutile l'arrivo dei soccorsi. Per ricostruire la personalità della 32enne e il contesto in cui è maturato il delitto, i carabinieri della compagnia di Piazza Armerina e della stazione di Pietraperzia stanno sentendo amici e parenti. «È una morte annunciata», sussurra qualche vicino. «Siamo scossi da quanto accaduto alla signora Margherita Margani, che conoscevo personalmente come persona tranquilla e socievole e non comprendiamo come sia potuto succedere», dice il sindaco Salvuccio Messina.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Febbraio 2023, 08:34
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