Flaminia Bolzan: le vacanze intelligenti

Flaminia Bolzan: le vacanze intelligenti

di Flaminia Bolzan
C’è un elemento molto più divisivo della fede  calcistica, dell’ideologia politica e anche della religione: le vacanze. Non le ferie, badate bene, proprio le vacanze. L’umanità può sostanzialmente essere suddivisa in due macrogruppi, quelli che “mare” e quelli che “montagna”; ce ne sarebbe pure un terzo dati i tempi di crisi, ma per brevità evitiamo ulteriori considerazioni. E poi c’è una categoria “figlia” (del benessere), quella di cui vi racconto oggi. Inverno settimana bianca, estate sempre bianca, ma spiaggia. La settimana di sport invernale include spesso il concetto di comitiva, perciò gli appassionati partono in grupponi giganteschi che includono famiglia e amici e si avviano alla volta delle località alpine. Qui io mi diverto sempre tanto a tracciare i profili di certe vacanze intelligenti e soprattutto dei partecipanti. C’è il prototipo del “furioide” (etimologia derivata dal celebre personaggio Verdoniano di Furio) che, organizzatissimo, alle 8.15 è già in pista e ha programmato al millisecondo tutte le pause, c’è “quello che non scia” che ovviamente rimpiange ogni tre minuti la scelta di essersi accodato perché si fa due palle immense, c’è l’adulto principiante, al cospetto del quale l’orso Yogi sembra agile e leggiadro come la Abbagnato e poi c’è “l’intermedio non appassionato”. Una figura mitologica, quello per capirci, che tutto sommato va giù ovunque, ma non ha nemmeno mai voluto capire come allacciarsi gli scarponi. Lui li odia gli scarponi e di solito la settimana inizia e finisce così: glieli mettono gli amici e glieli levano gli infermieri.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Aprile 2023, 10:47
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