Firenze, Caritas lancia l'allarme: «Una persona su tre ha difficoltà a pagare l'affitto»

Sono i cosiddetti "Intrappolati" nel circuito assistenziale: persone che hanno richiesto l'aiuto di Caritas durante la pandemia e che, adesso, non riescono più a farne a meno a causa delle conseguenze della crisi

Firenze, Caritas lancia l'allarme: «Una persona su tre ha difficoltà a pagare l'affitto»

A causa del Coronavirus hanno perso il lavoro, e adesso che l’emergenza sanitaria sembra superata, quel lavoro non l’hanno ritrovato e sono rinchiusi nella morsa della povertà, spesso con figli piccoli e con una casa in affitto e il problema del caro bollette. Una situazione drammatica quella descritta dall'allarme lanciato da Caritas Firenze: oltre una persona su tre di quelle che si sono rivolte a Caritas, nel periodo della pandemia, si trova in una situazione in cui ha difficoltà a far fronte alle spese della locazione. Non riescono a pagare l'affitto, frutto di una povertà abitativa sempre più sistemica, che sta travolgendo Firenze e tutte le nostre città italiane.

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Tutti loro sono i cosiddetti «intrappolati» nel circuito assistenziale, che chiedono aiuto alla Caritas di Firenze per sopravvivere. Nel 2021 queste persone sono state 1.125, sul totale delle oltre 7 mila richieste di aiuto agli sportelli dell’associazione caritatevole. Uomini, donne e famiglie che faticano a rialzare la testa dopo le conseguenze scatenatesi con la pandemia, perché la loro situazione personale ne è risultata permanentemente compromessa.

Per loro il problema principale è un reddito insufficiente a far fronte alle normali esigenze di vita. L’incidenza percentuale di questo tipo di problematica, che era del 42,7% nel 2018, nel 2021 è pari al 66,3% e sale all’83% tra coloro che sono stati definiti «intrappolati», vale a dire tra chi ha avuto bisogno del circuito assistenziale e che, adesso, non riesce più a farne a meno anche con la fine dello stato di emergenza e la riapertura delle attività. 

La richiesta prevalente è quella del pacco viveri/alimenti.

Se questa prestazione aveva subìto già un significativo aumento allo scoppio della pandemia (+72% tra il 2019 e il 2020), nell’anno successivo si assiste ad un sostanziale raddoppio del numero di richieste di aiuto alimentare con un incremento, rispetto al 2019, di ben il 252%.



Aumentano le persone che vivono in affitto: questa componente, che pesava nel 2018 per il 22,3% del totale, sale nel 2020, in concomitanza con lo scoppio della pandemia, al 35,4%, per innalzarsi di quasi un altro punto percentuale nell’anno successivo. Dopo l’emergenza Covid, oltre una persona su tre tra quelle che si sono rivolte alla Caritas si trova in una situazione in cui la relativa stabilità abitativa (affitto, alloggio Erp, casa di proprietà) si associa a una difficoltà a far fronte alle spese della locazione.

CHI SONO?

Chi sono coloro che hanno un’abitazione «stabile», ma sono sempre più fragili? Si tratta di persone tra i 25-34 anni, coniugate, spesso con figli a carico, spesso con un lavoro (che però non gli consente di pagare le spese). Aumenta anche la percentuale degli italiani che rientrano in questa statistica (che nel 2021 sono il 32,7% di chi ha una residenza stabile).

 

«La lezione fondamentale che questa pandemia ci ha insegnato - sottolinea Riccardo Bonechi, direttore di Caritas Firenze - è che nessuno si salva da solo! Caritas ha saputo reagire alle difficoltà presentatesi con tempestività per andare a tamponare le effettive carenze di un sistema scolastico rivoluzionato. L’impianto solidale costruito è capace di capire i bisogni e le fragilità dei più piccoli, che domani saranno il nostro futuro e sicuramente continueremo a farlo anche terminata l’emergenza coronavirus».

 

Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Aprile 2022, 10:28
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