Meteo, estate di San Martino addio: tra leggende, tradizione contadina e cultura religiosa
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Ma perché l'estate di San Martino si chiama così? Il nome della festa prende origine da una leggenda religiosa secondo cui Martino di Tours, durante una tempesta, si liberò del suo mantello per donarlo a un mendicante. La storia vuole che, per miracolo, la pioggia cessò di cadere, il vento di infuriare, le nubi sparirono dal cielo e il tempo divenne mite e piacevole. Dopo questo episodio Martino, che non era battezzato, intraprese il cammino della Fede e divenne un cristiano a tutti gli effetti, per pioi diventare vescovo di Tours nel 371 d.C.
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Ma la tradizione di questa festa è legata anche alla cultura contadina. Durante l’estate di San Martino, infatti, venivano rinnovati i contratti agricoli annuali: da qui viene il detto "fare San Martino", cioè traslocare. Inoltre, tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo. Celebre la poesia di Carducci intitolata San Martino, Novembre di Giovanni Pascoli e il romanzo di Stifter intitolato L’estate di San Martino.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Novembre 2019, 12:40
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