Truffa online ai privati che vogliono vendere la loro auto. Diversi utenti intenzionati a vendere la loro auto, infatti, sono stati raggirati da un falso compratore, che li ha indotti a spendere 20 euro su un sito che fornisce un rapporto (fake) dello storico della loro vettura, report che «servirà come garanzia per sapere che l'auto non ha problemi», è stato detto ai privati. Una volta pagata la somma sul sito web, tuttavia, il compratore si dilegua. Così l'inganno è completo.
Truffa online, il sito e il rapporto dell'auto
Come funziona il raggiro? Il venditore d'auto viene contattato da un fantomatico compratore, che si dice «molto interessato all'acquisto dell'auto» e che asserisce di averne bisogno «urgentemente». Ma per essere sicuro del prodotto, sotto consiglio del proprio meccanico, il compratore avrebbe bisogno di «un rapporto completo dello storico e della cronologia della vettura». Un passaggio che si può fare «rapidamente al sito "infocarvin24"», solo inserendo alcuni dettagli e pagando 20 euro.
Il sito in questione, creato nel 2021, spiega di poter fornire il rapporto richiesto utilizzando «diverse fonti, tra cui le officine, i registri statali, le compagnie assicurative, flotte di veicoli connessi e molte altre».
L'azienda citata nelle informazioni di policy, la "We Soft Tech Srl", risulta radiata con una facile ricerca online, poiché individuata come indirizzo di truffa hi-tech.
Inserendo i dati della macchina e pagando la somma richiesta, viene fornito il report farlocco all'inidirizzo e-mail. A quel punto però, il compratore non darà più sue notizie.
Truffa non solo sulle auto
Purtroppo è facile cadere in questo tipo di truffe, studiate nei minimi dettagli per scucire soldi agli utenti in buona fede. Il raggiro non riguarda solo i venditori di automobili; anche chi vende capi d'abbigliamento o mobili è un obiettivo dei pirati informatici. I siti in questione operano a più livelli e mettono a rischio la sicurezza di dati sensibili, come e-mail e carte di credito. Queste ultime, una volta inserite per i pagamenti, vanno bloccate e annullate. Il rischio di avere ulteriori frodi è altissimo.
Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Gennaio 2023, 15:06
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