Terremoto, centinaia in corteo con le fiaccole, in prima fila Luigi Di Maio

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Centinaia le persone in corteo nella notte ad Amatrice verso il monumento memoriale delle vittime del terremoto. Ad aprire il corteo il vice premier Luigi Di Maio, con indosso la felpa di Amatrice.

Unico rumore i passi sul selciato. Il corteo ha lambito Largo Sagnotti per poi sostare davanti ai resti di Sant’Agostino.

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“Tanto più buia é la notte quanto é più certa l’alba”: le parole del vescovo Pompili rompono il silenzio della notte di Amatrice. Davanti a Sant’Agostino erano risuonati i 239 nomi degli uomini, le donne e i bambine uccisi dal terremoto.

Poi i rintocchi delle campane, che sembrano non finire mai. Poi ancora silenzio. Le luci sono solo quelle delle candele e delle torce. Il parco brilla sotto la luna rossa, se si piange si fa in silenzio.

Poi le parole semplici e dirette del Padre Nostro. Ci si congeda con la buonanotte del vescovo. “Anzi, buongiorno”.
Di Maio in mezzo al corteo, la felpa di Amatrice sopra la grisaglia scura. Nessuna dichiarazione alla stampa, men che meno selfie e strette di mano. Solo una silenziosa condivisione. Rara e preziosa di questi tempi.

Oggi la giornata di lutto e ricordo proseguirà nei vari centri colpiti dal terremoto.
Ad Amatrice, alle 11, al parcheggio dell'ex scuola alberghiera si terrà la messa solenne, celebrata da mons. Domenico Pompili e trasmessa anche in diretta su Rai1.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Agosto 2018, 11:39
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