Parma, mamma e sorellina uccise: "Corpi straziati da decine di coltellate, omicidio orribile"

Parma, mamma e sorellina uccise: "Corpi straziati da decine di coltellate, omicidio orribile"
L'omicidio choc. Colpiti da decine di coltellate i corpi straziati di madre e figlia, di Nfum Patience, 43 anni, e Magalene di 11, uccisi dal figlio 21enne della donna Solomon Nyantakyi. Probabilmente sono stati usati più coltelli per il massacro tra cui un coltellaccio da cucina e una mannaia, tutti ritrovati nell'appartamento, sui quali sono in corso accertamenti. È l'agghiacciante scenario descritto dagli inquirenti che indagano sul duplice omicidio ad opera del giovane di origini ghanesi accusato di aver ucciso ieri pomeriggio, in un appartamento alla periferia di Parma, la madre e la sorella. Ancora oscuro il movente.





Il giovane è stato fermato stamattina a Milano. È stato visto vicino a un binario della stazione di Milano, un agente si è insospettito quando ha visto che cercava di nascondere la faccia con il braccio e si è reso conto della somiglianza con le immagini riprese dalle telecamere in stazione a Parma, poco dopo il delitto.





PROCURATORE, DELITTO ORRIBILE E AGGHIACCIANTE, FAMIGLIA NORMALE  Un delitto «efferato, agghiacciante, orribile». Così il procuratore di Parma Antonio Rustico ha definito l'omicidio di madre e figlia, Nfum Patience, di 43 anni e Magalene di 11, uccise dal figlio 21enne della donna Solomon Nyantakyi. Il procuratore ha spiegato che il nucleo familiare in cui è maturato vede «un contesto normale, non problematico».





La casa era a soqquadro, sangue dappertutto e alcuni portafogli aperti. Nessuna traccia che possa far pensare a una complicità nel delitto. «Nulla faceva sospettare dei membri della famiglia, non si era a conoscenza di liti particolari, la particolarità era un figlio mancante, con il telefonino spento. Su di lui sono convogliati i sospetti» ha spiegato Rustico, ricostruendo i fatti, nel corso di una conferenza stampa in procura affiancato dal questore di Parma, Riccardo Piovesana, il dirigente della squadra mobile Cosimo Romano e il dirigente della Polfer di Milano, Costanzo Francesco.





ANCORA DA CHIARIRE MOVENTE DEL FIGLIO REO-CONFESSO Ha confessato di aver ucciso la mamma e la sorellina di 11 anni ma è ancora buio sul movente di Salomon Nyantakyi, bloccato ieri sera dagli uomini della Polfer milanese grazie al lavoro sui filmati delle telecamere della stazione di Parma effettuato dalla Polfer parmigiana. Il giovane ha confessato ma restano alcune circostanze da chiarire, tra cui quella relativa al movente. Non si escludono problemi legati ad alcool e droga. Intanto nel primo pomeriggio è arrivato in Questura, a Parma, il padre, Fred Nyantakyi, che si era trasferito a Londra per lavoro da circa un mese e mezzo. È in corso in Procura a Parma la conferenza stampa sul duplice omicidio e sullo stato del fermato. 





«Quale fosse la situazione ieri non lo possiamo sapere, ma la casa era a soqquadro» ha spiegato il Procuratore capo di Parma Antonio Salvatore Rustico. «Non si possono colpire due familiari in questo modo se non spinti da qualcosa di irrefrenabile» ha aggiunto.

SOLOMON IN PASSATO USÒ DROGHE «Risulta da accertamenti precedenti che fosse un consumatore, in passato, di droghe leggere, ma quale fosse la situazione ieri non lo possiamo sapere». È quanto riferito da inquirenti, nel corso della conferenza stampa sul duplice omicidio di Parma, sullo stato del fermato, Solomon Nyantakyi. 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Luglio 2017, 19:26
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