«Zitto, sei una scimmia»: insulti razzisti in campo al calciatore del Senegal

La Lokomotiv Riccia ha abbandonato il campo senza terminare la gara dopo gli insulti ricevuti da Lamine, ragazzo del Senegal poco più che 20enne

«Zitto, sei una scimmia»: insulti razzisti in campo al calciatore del Senegal

Una banale discussione in un campo di calcio, se ci fosse o meno un fallo. Un episodio insignificante che si è trasformato in un «episodio di razzismo», che ha causato l'interruzione della partita. È accaduto in Molise, a Sant'Angelo Limosano, in provincia di Campobasso, durante la partita di prima categoria tra la locale squadra di calcio e il Lokomotiv Riccia. A denunciare gli insulti razzisti è stato Lamine Sow, poco più che 20enne originario del Senegal, in Italia dal 2016 e da 4 anni in Molise.

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«Un calciatore avversario - ha raccontato - si è buttato a terra, ha detto di aver subito un fallo. Io ho solo protestato dicendo che non lo avevo toccato e a quel punto ha cominciato a insultarmi, mi ha detto due volte 'Zitto, sei una scimmia', c'erano anche alcuni miei compagni di squadra che hanno sentito». Compagni che subito dopo l'episodio hanno deciso di abbandonare il campo. «Mi hanno fatto emozionare tantissimo, loro per me sono come fratelli - ha detto ancora Lamine - e anche tutto il paese, tutta Riccia, mi ha dimostrato un affetto incredibile, mi hanno fatto piangere».

«La decisione di abbandonare la gara è stata unanime. Episodi del genere - ha detto il presidente della Lokomotiv Riccia, Giuseppe Pontelandolfo - non devono mai accadere, non bisogna giustificare e tantomeno minimizzare. La società e tutti i calciatori condannano, senza scusante alcuna, ogni forma di razzismo. Abbracciamo calorosamente il nostro tesserato sperando che episodi del genere non si verifichino più».

Parole di condanna anche dal sindaco di Riccia, Pietro Testa, e da tutta l'amministrazione comunale: «Non possiamo che stigmatizzare ciò che è successo - ha detto il primo cittadino -. Nè il razzismo né ogni forma di discriminazione possono trovare spazio in una manifestazione sportiva. Bene ha fatto l'Asd Lokomotiv Riccia ad interrompere la partita come segno di condanna contro ogni forma di razzismo». Una condanna è arrivata anche dal consigliere regionale del Pd Micaela Fanelli che ha definito l'episodio «gravissimo e da condannare con fermezza».

Sul fronte opposto, a Sant'Angelo Limosano, il giocatore accusato di razzismo nega tutto: «Non ho mai offeso il ragazzo in questione, né l'ho apostrofato con insulti razzisti.

In seguito all'ennesimo fallo subito e senza ricevere mai le scuse - afferma - ho avuto con lui un battibecco, episodi che durante una partita di calcio accadono frequentemente e che vengono chiariti e risolti immediatamente senza volerne fare una questione di etnia sociale».

Stessa posizione anche dalla sua squadra: «la Società del Sant'Angelo Limosano si dissocia fermamente dalle accuse di razzismo mosse dalla società sportiva Lokomotiv Riccia nei confronti di un nostro calciatore. La nostra associazione sportiva - affermano - ha sempre condannato con forza qualsiasi episodio di discriminazione. Quanto accaduto durante la partita di ieri è scaturito da un semplice e normale battibecco fra due calciatori durante una fase di gioco ed è stato purtroppo strumentalizzato in maniera eccessiva».

«Mi ha detto due volte 'Zitto, sei una scimmià, è stato bruttissimo», ha ribadito Lamine Sow forte anche della testimonianza dei suoi compagni di squadra. 

È attesa mercoledì 30 marzo la decisione del Giudice sportivo in merito a quanto accaduto sabato scorso a Sant'Angelo Limosano durante la partita di calcio di Prima categoria tra la squadra locale e il Lokomotiv Riccia (Campobasso). Quest'ultima formazione ha abbandonato il campo senza concludere la gara dopo che un proprio calciatore.

Il ragazzo in queste ore ha ricevuto centinaia di messaggi di vicinanza e solidarietà. Lo stesso è accaduto, sui social, anche per Michele Zullo, il calciatore accusato di aver pronunciato le frasi razziste e al cui fianco si sono schierate tante persone che non credono ai fatti così come sono stati riferiti dal fronte della squadra di Ricia. Zullo infatti con un post intitolato «Mai razzista» ha negato di aver mai pronunciato le frasi incriminate. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Marzo 2022, 16:09
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