Tariffe Rc auto? Troppo care secondo il Codacons che definisce ingiustificabile il forte aumento registrato nel primo trimestre del 2023, soprattutto se rapportato all'andamento della incidentalità in Italia. Secondo l'associazione dei consumatori, dai dati forniti dall'Ivass emerge che «il costo delle polizze sale in media del 4% in Italia rispetto allo scorso anno, ma il numero di incidenti sulle nostre strade si è fortemente ridotto» precisa Carlo Rienzi il presidente di Codacons.
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Meno incidenti
Rispetto al 2019, ossia prima del Covid e dei limiti alla circolazione scattati nel 2020 e nel 2021, il numero di sinistri si è ridotto nel 2022 del -3,7%, mentre i feriti sono crollati addirittura del -7,4%. Questo si traduce in una diminuzione dei costi di risarcimento per le compagnie di assicurazioni, mentre nel biennio 2020/2021 sono aumentati i loro ricavi, proprio perché le auto sono rimaste ferme per molti mesi, è il ragionamento del Codacons. «Per questo riteniamo del tutto ingiustificato l'incremento delle tariffe Rc auto, che si aggiunge ai forti rincari dei prezzi di beni e servizi che stanno martoriando in queste settimane le famiglie italiane», conclude Rienzi.
Tendenza al rialzo
Anche se il costo assicurativo resta inferiore all'inflazione e più bassa della media pre Covid, suscita comunque le preoccupazioni dei consumatori, per la presenza di una tendenza al rialzo, secondo l'Unione consumatori «un aumento di più di 14 euro in media in un anno». E «considerato che in Italia circolano 43 milioni di veicoli assicurati, di cui 32,5 milioni di autovetture, la stangata determinata dal rincaro delle polizze per la sola categoria degli automobilisti ammonta a quasi 490 milioni di euro su base annua», afferma Assoutenti.
Incrementi per province
L'incremento dei prezzi ha interessato tutte le province italiane, con diversa intensità: le variazioni più elevate si registrano a Roma (+8,0%), Massa Carrara (+6,0%) e Sassari (+5,9%).
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Luglio 2023, 19:08
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