Picchiava la compagna incinta con le corde elettriche: arrestato dopo sei anni di latitanza

Il 29 gennaio scorso, a seguito di una lite scoppiata all'interno del Centro emergenza freddo di Bolzano, sono intervenuti gli agenti della squadra volante della questura del luogo che, identificando i presenti, hanno scoperto tramite le impronte digitali che uno di loro era proprio il ricercato

Picchiava la compagna incinta con le corde elettriche: arrestato dopo sei anni di latitanza

di Redazione web

Aveva fatto perdere le sue tracce da circa sei anni un quarantenne marocchino ricercato per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e violazione della legge sugli stupefacenti, reati commessi a Porto Sant'Elpidio e Fermo nel 2009, che è stato arrestato a Bolzano. Deve ora scontare una condanna a otto anni e due mesi di reclusione.

L'uomo - riferisce in una sua nota la Procura generale di Perugia - maltrattava la propria convivente di nazionalità ceca, all'epoca in stato di gravidanza, sottoponendola a vessazioni, umiliazioni, picchiandola violentemente, quotidianamente, anche con corde elettriche alle gambe e in un caso colpendola al viso con un pugno, con la conseguente necessità di applicare alcuni punti di sutura. Inoltre, nello stesso periodo, l'uomo è stato trovato in possesso di 105 grammi di eroina. Il marocchino era già da tempo monitorato dall'ufficio Sdi della Procura generale di Perugia, che era a conoscenza dell'utilizzo da parte sua di undici nomi falsi.

L'attività investigativa ai fini del rintraccio dello stesso ha subito una svolta grazie alla denuncia presentata dall'ex convivente nei confronti del compagno, per aver sottratto e portato all'estero i due figli della coppia.

La sezione tedesca dell'InterpoI ha informato l'ufficio Sdi della Procura generale di Perugia, dell'individuazione del quarantenne intercettato nella cittadina di Heildeberg, dalla quale però si è nuovamente allontanato facendo perdere le sue tracce. Il 29 gennaio scorso, a seguito di una lite scoppiata all'interno del Centro emergenza freddo di Bolzano, sono intervenuti gli agenti della squadra volante della questura del luogo che, identificando i presenti, hanno scoperto tramite le impronte digitali che uno di loro era proprio il ricercato.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Febbraio 2024, 14:45
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