Finisce a processo per una frase offensiva scritta su Facebook. È iniziato questa mattina a Ivrea il procedimento per diffamazione a carico di un'apprendista parrucchiera di 30 anni residente in città che, scrivendo sul profilo social di una collega appena licenziata, l'aveva invitata a fare causa al datore di lavoro, apostrofandolo come «ricchione». L'uomo, effettivamente omosessuale, ha denunciato la trentenne trascinandola in tribunale. Costituitosi parte civile, ha chiesto 30 mila euro di risarcimento per la diffamazione subita a causa di quella frase.