Marco Canepa, candidato di Casapound: dalla denuncia a Selvaggia Lucarelli all'epurazione da PND

Marco Canepa, candidato di Casapound: dalla denuncia a Selvaggia Lucarelli all'epurazione da PND
Non sappiamo se riuscirà ad approdare al Senato, ma intanto la candidatura con Casapound gli è già costata l'epurazione da 'Pastorizia never dies', il gruppo chiuso della pagina Facebook 'Sesso droga e pastorizia'. Marco Canepa, 41enne di Brindisi che lavora come rappresentante di prodotti cosmetici, è tra i candidati del partito di estrema destra al Senato e in passato era balzato agli onori delle cronache per aver annunciato l'intenzione di denunciare per diffamazione Selvaggia Lucarelli.

Tutti ricorderanno l'inizio della diatriba tra la blogger e i membri del gruppo 'PND', al cui interno era stato pubblicato più volte il link de 'La Bibbia', un archivio di immagini e filmati hard di ragazzine, quasi sempre minorenni, che poteva essere consultato e caricato dai singoli utenti.



Selvaggia Lucarelli denunciò l'episodio e fu vittima di insulti sessisti da parte di molti utenti. Tra questi c'era anche Canepa, che aveva pubblicato la foto di un cane con questa didascalia: «Vi presento la mia cagna, Selvaggia... se vi piace mettete il laic». In quell'occasione, Selvaggia Lucarelli aveva pubblicato una foto del post e aveva anche contattato la moglie di Canepa, che reagì sostenendo di essere stato diffamato e di voler procedere ad una querela, che però, ci tiene a sottolineare la blogger, non è mai arrivata.
 

 


Inoltre, va detto che dopo l'episodio della 'Bibbia' denunciato da Selvaggia Lucarelli, decine e decine di 'leoni da tastiera' l'avevano insultata, ma era proprio in quel gruppo chiuso che si stavano registrando gli insulti sessisti peggiori. In molti, ad esempio, avevano fatto esplicite allusioni ad un presunto rapporto orale tra la Lucarelli e Antonio Zequila, che sarebbe avvenuto parecchi anni fa ma che non è mai stato confermato. Tra i più attivi nel sostenere questa tesi c'era proprio Marco Canepa.








Canepa, tra l'altro, non sarebbe nuovo a fatti del genere. Nel 2016, con il profilo fake di Ermanno Mordini-Batacchio, il 41enne riuscì a diventare admin della pagina 'Brindisini, la mia gente' rivolgendo da qui pesanti insulti sessisti all'ex sindaca della città, Angela Carluccio. Questo è quanto è emerso dalle indagini successive alla denuncia da parte dell'ex prima cittadina di Brindisi: lo riporta anche Next Quotidiano.



Gruppi come 'PND', nati con intenti goliardici e di fare 'black humour', sono andati decisamente oltre e sono diventati un modo per diffondere odio del tutto gratuito nei confronti di chiunque. Ottenerne la rimozione da Facebook è difficile, ma non impossibile. Molto più facile, invece, è creare account falsi e da qui ricreare nuove versioni del gruppo. Oggi esiste 'PND Official' e Marco Canepa, che ne era membro, aveva pubblicato un post in cui 'sponsorizzava' la propria candidatura in Senato. Se da un lato 'PND' aveva ricevuto spesso la difesa di Nina Moric, una dei 'volti pop' di Casapound, dall'altro gli amministratori non hanno gradito la propaganda. Non per voler mettere distanza tra il gruppo e la politica, ma per un altro motivo.



La notizia della candidatura di Canepa non era sfuggita alla stampa nazionale e, per questo motivo, gli admin temevano che il gruppo potesse essere nuovamente segnalato da vari utenti. Per questo motivo il post è stato rimosso e, dopo le proteste di Canepa, altri utenti hanno risposto così: «Basterebbe usare un fake per stare sul gruppo ed evitare di calamitare attenzioni, ma forse questo al corso di politica di Casapound non glielo spiegano».



Canepa non ha gradito il 'ban', rivendicando di essere "uno che la pastorizia ce l'ha nelle vene" e accusando: "Sei peggio di Selvaggia".



Ironia della sorte, il candidato al Senato di un partito il cui slogan elettorale è "Fuori tutti!", è stato 'trombato' da uno dei gruppi chiusi più famosi e controversi di Facebook. Sic transit gloria mundi.


Ultimo aggiornamento: Sabato 17 Febbraio 2018, 16:47
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