La lucertola di Ponza, la scoperta incredibile dopo due milioni di anni di "anonimato"
di Mario Fabroni
Curioso destino quello della lucertola delle Isole Pontine: schiere di vacanzieri l’hanno vista più o meno da vicino, forse l’hanno ammirata per i suoi colori ma anche maledetta se, per caso, se la sono trovata in casa all’imbrunire. Nessuno però aveva sospettato che fosse una specie sconosciuta. Proprio così.
La lucertola di Lataste - questo il suo nome, mentre quello scientifico è Podarcis latastei - non era mai stata individuata prima che finisse sotto la lente d’ingrandimento di un gruppo di ricerca del Dipartimento di Biologia e biotecnologie dell’università La Sapienza di Roma (in collaborazione con i ricercatori del Museo “La Specola” di Firenze, del Cnr, del Museo “Alexander Koenig” di Bonn e dell’università di Potsdam.
Gli scienziati hanno capito di avere tra le mani uno scoop, così hanno dato la caccia alla Lataste tra le rocce e le splemdide calette nelle isole più occidentali dell’arcipelago pontino: Ponza, Gavi, Palmarola e Zannone. La lucertola pontina presenta una notevole variabilità cromatica: come dire, è un animale camaleontico. Se ne trovano esemplari con colorazione reticolata, ma anche uniforme e con diverse tonalità di grigio, verde, bruno.
Non solo. La forma delle squame della testa è leggermente diversa dalla specie più diffusa in tutto il resto della Penisola (la lucertola campestre, Podarcis siculus). Ma la certezza che si tratta senza dubbio di una nuova specie è stata offerta dall’analisi del DNA (compreso quello che si trova al di fuori del nucleo) nelle centraline energetiche delle cellule e che si trasmette solo per via materna (DNA mitocondriale). I dati genetici indicano poi che si tratta di una popolazione «frutto di una colonizzazione molto antica, di almeno due milioni di anni fa - osserva il coordinatore della ricerca, Riccardo Castiglia -. Da quel momento le popolazioni di lucertole sono rimaste completamente isolate ed è stupefacente come siano sopravvissute nonostante le notevoli fluttuazioni del livello del mare, avvenute durante tutto il Pleistocene».
Sebbene le lucertole delle isole Pontine siano numerose, i ricercatori ritengono che debba essere tutelata in quanto «sono più vulnerabili ai cambiamenti indotti dall’Uomo».
Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Novembre 2019, 09:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA