Loredana Graziano avvelenò il marito perché non riusciva a darle un figlio e per la vita noiosa. Ricorso respinto, condanna a 30 anni confermata

La 37enne è agli arresti domiciliari perché mamma di un figlio piccolo

Loredana Graziano avvelenò il marito perché non riusciva a darle un figlio e per la vita noiosa. Ricorso respinto, condanna a 30 anni confermata

di Nikita Moro

Uccise il marito pizzaiolo con il cianuro perché avevano una vita troppo noiosa, fatta di sacrifici e monotonia. La donna era ossessionata dall'idea di diventare madre e riuscì ad avere un figlio solo da uno degli amanti con cui tradiva il marito. Oggi, 25 novembre, la Cassazione respinge il ricorso presentato dalla donna e conferma la condanna a 30 anni di reclusione.

Loredana Graziano, 37 anni, avvelenò il marito, Sebastiano Rosella Musico, 40 anni, a gennaio del 2019 a Termini Imerese (Palermo). Inizialmente il decesso della vittima passò per morte naturale, ma la testimonianza del primo amante della donna riuscì ad incastrarla e a farla condannare per omicidio volontario.

 

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Respinto il ricorso della donna

La Cassazione ha respinto il ricorso e confermato la condanna a 30 anni di carcere per Loredana Graziano.

La donna che ha un figlio piccolo resta ai domiciliari: la sua posizione sarà rivalutata al compimento dei tre anni da parte del bambino.

Le indagini dei carabinieri e l'autopsia eseguita sul corpo dell'uomo accertarono che venne avvelenato con la somministrazione di cianuro e di un anticoagulante, il Coumadin.

La riapertura delle indagini

Le indagini erano state riaperte dopo le dichiarazioni dell'ex amante e compagno della donna, che aveva riferito che sarebbe stata lei a confessargli di aver avvelenato il marito. A spingerla, la voglia di cambiare vita e il desiderio di maternità, come emergeva anche da numerose intercettazioni. La donna è stata interdetta in perpetuo dai pubblici uffici e sospesa dall'esercizio della responsabilità genitoriale per tutta la durata della pena.

Loredana Graziano è stata condannata al pagamento di una provvisionale esecutiva di 140mila euro, a favore dei familiari della vittima, che si sono costituiti in giudizio assistiti dagli avvocati Salvatore Sansone e Provvidenza Di Lisi. Il risarcimento sarà stabilito con un nuovo processo in sede civile. 


Ultimo aggiornamento: Sabato 25 Novembre 2023, 13:29
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